Bartolomeo Vanzetti - Lettere sul sindacalismo

raccolga elementi di diverse correnti politiche, così com'è stato della C.GJL. in Italia, è evidente che ognuna di queste tenderà a realizzare i propri piani a tutto danno delle altre e, anche prima che si giunga,alla scissione formale, non vi potrà essere unità d'azione. Tutto ciò è già visto con grande chiarezza dal Vanzetti, ed è sufficiente a giustificare le nostre riserve nei riguardi del Sindacalismo. Oggi, poi, la costituzione dei blocchi imperialisti dell'Est e dell'Ovest, la minaccia di una terza guerra mondiale, la nuova rivoluzione industriale che si sta già attuando in America ed in Inghilterra con l'automazione, i problemi attuali più scottanti, insomma, oltre che trovare le forze del lavoro più che mai divise e fanatizzate le une contro le altre, mettono in evidenza la povertà ideologica ed inadeguatezza degli organismi sindacali a risolverli. Sopratutto il « cervello elettronico », per la sua enorme capacità di produzione, mostra oggi con caratteri inconfondibili, come la necessità della realizzazione di una società socialista in regime di libertà sia questione di vitale importanza non solo per le categorie di mestiere, ma per la società intera posta dinnanzi al dilemma della più assoluta schiavitù o della più ampia emancipazione. La società tutta, dunque, non la sola classe operaia, è chiamata ad affrontare questo urto che da sempre è stato denunziato dagli anarchici come urto essenzialmente tra autorità e libertà, e nel quale l'economia rappresenta solo lo strumento di dominio esercitato sulle masse da una minoranza, sia questa rappresentata dallo Stato o dal Capitalismo o dalla burocrazia degli organizzatori e ammiflistratori cui si va progressivamente trasmettendo il potere. Il progresso tecnico-industriale, insomma, in una con la crisi odierna del « socialismo scientifico », pone in termini di grande attualità, l'istanza anarchica della Rivoluzione integrale fin qui ritenuta un'utopia dai nostri pratici avversari, e che ha le sue salde , radici nella coscienza individuale. Tutti anarchici allora? Obietta l'interlocutore considerando l'ipotesi utopistica. Il bravo Vanzetti spiega come ciò non sia necessario. E noi vo"emmo aggiungere che, essendo l'anarchia più che un credo, una condizione di vita, la quale permette a tutti ed 17 B b ioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==