Filippo Turati e Anna Kuliscioff - La tragedia di Giacomo Matteotti

rivelazioni, che non mancheranno, siatene pur certi, allora verrà il moment9 delle varie richieste dcli' ordine del giorno. Non pensate alla parte che avete da sostenere e non lasciatevi prendere da impazi~nze, le quali potrebbero compromettere la solu– zione prossima del crollo definitivo. E poi per non passare da bassa pressione addiritura all'aria rarefatta un regìme intermedio militare sarebbe l'unica forza desi– derabile del trapasso. L' ARRESTO DI CESARE ROSSI Il capo dell' Ufficio Stampa dellà Presidenza del Consiglio aveva dato s11bito le sue dimissioni e q11i11di s era nascosto ed ora si costil1liva. Filippo ad Anna. Roma Domenit:a 22/6124 Il colpo di scena della giornata forse te lo dò prima che escano i giornali - è che il brigante Cesarino (I) si è costituito. Indubbiamente c'è una cabala sotto: hanno trovato modo di tentare di farcela. Riducono l'assassinio ad un semplice se– questro di personar la morte ad un eccesso di mandato, forse anche peggio. C'è da attendersi ogni ignominia. Quel D'Amelio e quei magistrati che proclamano - essi - la propria indipendenza! Tuttavia la partita è almeno dubbia. L'esercito si dice si– curo. Il grosso problema è di ingranare in qualche modo la Milizia senza corrom– pere con essa l'esercito che si ritiene fedele. Il reuccio vorrebbe accomodare le cose ali' amichevole. Tira a campà. Ieri si dava De Bono per perduto, ma ora la costitu– zione spontanea dì Cesarino mi turba. Chi si fida di Di Giorgio e di Federzoni? Chi si fida del re? E dire che basterebbe un attimo di fierezza, di senso del dovere! Se naufraga la rubrica di associazione a delinquere la flagranza permanente se ne va e l'arresto di un senatore non è possibile senza autorizzazione. In ogni caso la complicazione di un senatore rimanda lutto al Senato, e c'è tutto da temere. Certo si rinvia alle calende greche. Poi, placati gli animi, riesl}meranno il dine nazionale"· Ieri sera ebbi dal Presidente della Camera l'invito scritto a me, come inter– prete di tutte le opposizioni, a dire le nostre intenzioni sulla Corte d'onore. Stamane appena sveglio, stesi la risposta: i colleghi (Amendola, Gronchi, Di Cesarò, Nobili), convocati in Biblioteca nella camera ardente del povero Matteotti, la trovarono otti~ ma; e l'ho fatta recapitare da un ciclista della Camera. Per ora non è da pubblicare. La convocazione della maggioranza della Camera prelude ad una prossima ria– pertura? Logicamente dov_rebbe, ma ora non è da fare i conti con la logica. Molto dipenderà dalle accoglienze del Senato. Oggi sono quasi solo; ma tutto è tranquillo. E poi (te lo dirà Silvestri) vi sono due giovanotti di Ca'tania venuti apposta per farsi guardie del cOrpo. E' persino com– movente. Non me I' hanno detto, ma l' ho capito. Sono quasi certo che li trovo a pranzo. Uno è quell' AvV. Albergo che ci aveva preparato una villa sul mare, la quale ci attende sempre. Attendiamo dunque o la crisi o la lisi. lo penso che sarà la crilisi. (I) Cesare Rossi. 33 Biblioteca Gino Bianco

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