Carlo Matteucci - Discorso sul periodo dei temporali

... 5 già detto al rassere,namento dell'~ria giacchè o q·ne .. " sto si operi per aumentata temperatura, e diminuita pressione ovvero per una forte carica elettrica· comune a tutta la massa nelle nubi, che ha in queste eccitata una ripulsione per cui si son dissipate, se~pre in ambedue i casi, vi è sviluppo di stato elettrico il quale però non esiste nell'aria ma bensì ne vapori, e che non puo sussistere che per pochissimo tempo. Può pertanto dissiparsi un temporale anche col ce~ dere elettricità alla terra, e questo anzi é il modo che più comunemente s'osserva, nel qual~ cioè le .nubi si agglomerano., e discendono al basso lasciando chiara .]a volta celeste. Queste nubi infatti condensate sopra certi punti della tetra so·no quelfo che io ·credo per attrpzione che soffrano per' altre, che per cause terrestri costantemente si sollevano elettrizzate ., sono quelle dico che di nuovo tor~an nell'aria formahdo il giuoco de' temporali. Ne ho io qul parbto di quel modo di dissiparsi un temporale per 1a caduta cioè de1la pioggia,-o della grandine., poichè queste meteore altro non sono che effetti e conseguenze de' giuochi del temporale, è perchè è nelle nubi preparate a produrle che io ho osservato questa periodicità in quelle nu.hi ci9è che non han prodotto nè pioggia, nè. grandine, ma solo si distinguevano per temporalesche per quei tanti caratteri che chiaramente distinguono una nube formata per abbassamento di temperatura, per sola au_.::. mentata pressione., da uu' altra la di cui fonte è il fluido elettrico e che soggetta appunto al gi u.oco di questo fluido, cangia continuamente e _forma, e luogo. Se adunque questa period·ici tà. si osserva nelle n uhi · temporalesche che non produrono nè pioggia nè gran• dine conviene dire che da altre cause dipenda_, questo costante riprodursi di nubi elettrizzate diverse da quelle amesse da Volta che suppongano la esistenza di c1ueste meteore. Biblioteca Gino Bianco

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