Carlo Matteucci - Discorso sul periodo dei temporali

\. -, I ~-· ··Benchè il fenomeno de' temporali sia una fra le più cangianti meteore nelle sue apparenze,pure una ripetuta osservazione fatta su questi in giorni, ne quali non siavi stata manifesta differenza nelle cause che sembrano generarli,fa presto accorgere che essi seguo-· no riguardo al luogo dalla loro pt·oduzione e ·al camino-loro per l'Atmosfera un certo periodo. Questo fatto che può giovare almeno in qualche parte al_la causa de'Paragrandini fù da principio osservato dal nostro· Sommo Volta; come può leggersi in una sua ··lettera al Professore Configliacchi (*) dove tenta anzi di darne la spiegazione della quale però non so persuadermi . -Egli crede che tal disporsi periodico delle nubi temporalesche non sia dovuto a qualche particolare attitudine del luogo su cui si producono, e cio perchè passati alcuni giorni cangiano sede, ma è beusl d'avviso che piuttosto convenga attribuire questo fenomeno ad una modificazione, che il temporale produce nell'aria nella quale si genera, modificazione che sussiste fi. nito questo, e che è insomma capace di riprodurlo. 01 1·a quésta è secondo Lui uno stato elettrico permanente dell'aria, e un considerabile, e durevole cambiamento di ~emperatura. E facile infatti di concepire, dice Volta che quella colonna d'aria sia ben divenuta elettrizzata e perchè la pioggia temporalesca le ha ceduta della sua elettricità, e perchè se ne é anche generata dall'impetuosa caduta di questa, secondo l'idea di Tralles, C'COsì ritependo questa colonna d'aria uno stato elettrico,attrar1·à 1 vapori vicini più quelli che dal suolo si sollevano per evaporazione, e gioverà poi il rafre<ldamcnto prodotto nell'aria massime negl'altri strati a condensare questi vaport (*) Vedi Voi. I. P..drt. II. delle sue Opere. Biblioteoa Gino Bianco

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