La sociologia mazziniana nella formula "libertà e associazione"

' 'J ' ! . . . ' --8-- ~ proftoue attinenze, fu oostantemente propugh9.ta l stùdiata, discussa da tutti i gJornali ispirati dp;Ì M~zzini, dalla Giovine Italia all'italia. del ;Popolo, dalla Unità Italiana alla Roma del Pçpolo e tanti altri che citiamo in nota. (L) N() b~sta, giacchè più d'un periodico dal titolo Libertà ed Associazione sorse appunto a svilupparne il vasto~ eppure così chiaro e pratico concetto: il , primo in Genova, l'ultimo a Milano (2) e- tali p\lbblicazioni, nonostante l'imperversare delle lotte nazionali e politiche che te11eva110 allora agitato il paese, si occuparono seml?re, con intelletto di amore, della caù:sa del lavoratori, consigliando & loro, come già Giuseppe Mazzini fino dal 1840, di collegarsi in forte,argon1ento. Che se questi consigli fossero stati accolti e le so· cietà. operaie, invece di fermarsi a limitati sodalizi .di mutuo sooeorso, si fossero animosa· mente spinte nella via della Cooperazio1~e, so.. eia l mente intesa ed applicata; se non si fossero in codeste loro anguste associazioni, mantenuti indifferenti ali~ pi~ gravi questio11i di ordinamento politico, certo, nell'ora jn cui un alito di libertà avesse reso po~sibile l'atterramento del privilegio... quella libertà avrebbe trovato i lavoratori italiani presti e sopratutto concordi ed iniziare la nuova Era sociale 1 IllVIazzini laddove ebbe a trattare del Comune in Francia (scritti editi ed inediti, vol. 17) ammo· niva non doversi dimenticare che si tratta per ( 1) Vedi Nota alla pagina 1 3· (2) Diretto dal tanto vilipeso Brusco-Onnis. i

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