La sociologia mazziniana nella formula "libertà e associazione"

. "" \. 10durre a catastrofi... Invano, per esse, dato e non concesso che certi obbiettivi potessero mai tradursi in atto sentenzio Linneo che ~~at~u/ra no.n . {acit salttts.. ,..... Essi ·vorrebbero tutto i11 una Yolta! Pane e 11011 politit_ja! gridano i mal consigliati lavoratori, senza che alcuno domandi loro: l>erchè codesti due termini debbo110 essere irreconciliabili ~ Perchè un organan1ento politico, rispondente agli ideali dl una vera democrazia, dovrebbe essere d'inciampo al raggiungiment~ di u11 benessere rnoralè e materjale, quale può essere .co11sentito alla llinanità ~ Perchè la li-- bertà, retta1ne11te i11tesa, ed onestamente applicata, do·vrebbe rjsolversi in brutale 11egazione dci vostri, dei nostri di1'li tti ~ VllOlsi forse ignorare che la politica no11 rappresenta cl1e lo istrt11nento indispensabil·e, il mezzo pi"ù efficace per rii111ovare radicaln1ente e stabilmente gli ordiname11ti sociali, in quanto siano viziosi (d • co11dannevol i~ · l Arn1onizziamo du11qt1e, in un concetto fraterno, la libertà coll'associazione, e·· sia {ì1~e comu11e il perfezionamento n1orale e materjale dell'individuo, e coll'individuo dell' umanith; innalziamo co~cordi il lavoro a sorgente tlnica e legittima di proprietà; ripro·viarno tutti qt1ei paralogismi cl1e vorrebbero, pur negando og11i maniera di governo, governare, regolamentare il vitto, le ,~estjinenta, l'abitazione, la famiglia, tutto, instaurando così la poggiore, la più assurda delle tiranni di; lasciamo che ai pazzi soltanto sorrida l'idea di l111a società coi1Ye11-

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