- 262 - -sia o sieno queste difficolta, si tratta di sormontarle cd eliminarle, e non di negarle. E, del resto, se facciamo la propaganda, è appunto per tentar di far entrare le nostre idee nella pratica, perchè se fossero immediatamente realizzabili la forza sola delle cose basterebbe. Bisogna abituarci a vedere le cose freddaq1ente, a non più ostinarci a guardare a traverso lenti d'ingrandimento l'oggetto dei nostri desideri, e con lenti di rimpicciolimento l'oggetto dei nostri timori. Noi cerchiamo la verità ed essa soltanto. Se ci illudessimo, inganneremmo anche gli_ altri, e ci toccherebbe cominciar daccapo la rivoluzione. Generalmente i nostri contradditori ci obiettano la impraticità delle nostre idee solo quando sono a corto di argomenti; e dobbiamo confessare che questa obbiezione è sempre imbarazzante, non in sostanza, ma nella forma; perchè nella società attuale le nostre idee sembrano, infatti, una utopia. È assai difficile a chi non ha spinto mai lo sguardo al di la della società attuale giungere a comprendere che si possa vivere senza governo, senza leggi, senza poliziotti, nè autorità di qualsiasi specie, senza moneta uè altro valore rappresentativo - mentre si stenta tanto ad andare d'accordo nella società presente, in cui pure le leggi sono incaricate ed hanno lo scopo di facilitare le relazioni. A quest'obiezione non possiamo risponde.re con fatti alla mano, poichè ciò che pensiamo è ancora allo stato di sogno. Possiamo citare le tendenze che ha l'umanità, e numerare i saggi in piccolo di regime B Jho,~c...i 1 1
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==