- 255 - davanti alle nuove idee; che questo è lo scopo a cui deve tendere l'umanità ccc. e.:c. Ma, aggiungono subito, queste idee non sono attuabili adesso; bisogna prepararvi l'umanità, farle capire i vantaggi di uno stato di cose tanto fortunato; e, col pretesto di essere pratici, cercano di rimettere sul tappeto i progetti di riforme che nei capitoli precedenti abbiamo dimo- ,trati illusori; perpetuano i pregiudizi attuali carezz,rndo coloro a cui si rivolgono, e cercando di trar partito quanto più è possibile dalla situazione attuale ,t proprio vantaggio personale; e, ben presto, l' ideale scompare in loro per far posto ad un istinto di conservazione del presente ordine di cose. Disgraziatamente è troppo vero che le idee, che son lo scopo delle nostre aspirazioni, non sono immediatamente realizzabili. Troppo infima e la miuoranza che le ha comprese perché abbiano un' infJucnza immediata sugli avvenimenti e sul cammino dcli' organizzazione sociale. Ma è forse questa una ragione per non lavorare alla loro realizzazione? Se si è convinti della loro giustezza, perché uon cercare di metterle in pratica? - Se tutti dicessero: cc Questo non è possibile! » e accettassero passivamente il giogo della societa attuale, è evidente che l'ordine borghese avrebbe ancora lunghi secoli di vita davanti a se. Se i primi pensatori che han combattuto la chiesa e la monarchia, per le idee liberali e l'indipendenza, ed hanno afl:rontato il rogo e il patibolo per professarle, avessero detto ciò riguardo al proprio ideale, B,blio, ..J ,1 o e: r
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