- 243 - loro realizzazione, non ci vediamo nulla di male; al contrario ne siam lieti: più la borghesia ne proverà e più i lavoratori s'accorgeranno che, più si cambia e più è la stessa cosa. Noi insorgiamo a protestare invece, quando si viene a presentarle come panacee a tutti i mali e a dire ai lavoratori : « Siate buoni, siate prudenti, siate calmi, e allora vedremo se potremo fare qualche cosa per voi! » Allora, noi che abbiam compreso che le riforme sono illusorie e che gli sfruttatori, .anche quando si dan l'aria di filantropi, usurpano un posto non loro diciamo: « Lavoratori, vi si inganna; queste riforme promessevi sono una lustra, e oltre a ciò vi si vuol farle dimandare come un'elemosina, mentre, virtualmente, avete diritto di esigere molto di più. Liberi voi di provare i rimedi presentativi, ma sappiate prima che questi non frutteranno nulla per la vostra emancipazione; non perdete troppo ten;po dunque nel circolo vizioso in cui vi si vuol trascinare. Organizzatevi per impadronirvi di ciò che è vostro; lasciate i ritardatari i divertirsi con le illusioui; pensate che la rivoluzione è là, che s'avvicina, formidabile, provocata dalla cattiva organizzazione sociale, e che vi · trascinera, vostro malgrado, a prender le armi pcr far valere il vostro diritto alla vita. Armati e nel pieno delle vostre forze, badate di non esser tanto ingenui da contentarvi di riforme che lasceranno sussistere la causa dei vostri mali. Là è ciò che vi è stato tolto, e riprenderlo ha da esser l' ideale cui do- '3 li ca c.;ino bianco
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