Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 240 - esposti dalla propria situazione a soffrire tutte le privazioni fisiche e morali 'che accasciano i diseredati. È già cosa molto bella, ma, purtroppo, non è che un sogno! Finchè non si sarà abbattuto il sistema di sfruttamento, questo rended fallace e illusoria ogni promessa consimile. Il capitalismo ha parecchie corde al suo arco, e, ammettendo che la molteplicità dei prodotti giunga ad abbassar questi a un prezzo talmente modico, che l'operaio possa davvero econ_omizzare sul suo salario, intervem\ allora un altro fattore, che lo stesso Ville ha del resto preveduto: l'aumento di popolazione. Oggidì il mercato industriale è sovraccarico di prodotti, e lo sviluppo del macchinario da lavoro aumenta sempre più il numero dei disoccupati. Questi per trovar da impiegarsi son costretti a farsi concorrenza e a lavorare a basso prezzo; ora, siccome il progresso continua l'opera sua e va sempre crescendo, siccome ogni uomo può attualmente produrre per dieci, quando la popolazione avrà raddoppiato, la produzione avrà ventuplicato, e il benessere che si è creduto di trarne per i lavoratori andrà invece ad ingrossare i guadagni del!' industriale, che paghed tanto meno i suoi schiavi quanto più saranno numerosi sul mercato. Il signor Ville diceva che le rivendicazioni dei lavoratori sono, fino a un certo punto, giustificate, purchè non assumano forma violenta; ma egli non aveva riflettuto che la lotta dura da migliaia di anni, e che le rivendicazioni operaie si manifestano come 8 ho1ec...i Lii o e d

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==