- 235 - signor Ville, avendo fatto l' analisi delle piante, ha trovato che queste sono invariabilmente composte di quattordici elementi, sempre gli stessi in ogni pianta, ma varianti in quantità per ogni famiglia. Analiz-· zando poi l'ària e la terra, ha trovato che la pianta può trovarvi dieci degli elementi di cui si compone il vegetale; e che dunque non rimane a fornire a questo, sotto forma di concime, che gli altri quattro elementi mancanti, e cioè la calce, la potassa, il fosforo e l'azoto. Da questa scoperta egli ha ricavato tutta una serie di concimi chimici, a seconda dei terreni e delle piante da coltivarvi. Citando cifre, mostrando resultati, egli ha dimostrato che, date le cognizioni attuali, si può, - con una spesa minima, in paragone a quel che costa il letame, - far rendere quattro o cinque volte di più un terreno, allevare più bestiame con .meno praterie, e far ribassare anche il prezzo della carne. Ma subito, da tutto questo egli deduce che la risoluzione della questione sociale sta nel miglioramento dell' agricoltura. << Una volta resi abbondanti i prodotti alimentari - egli dice - ciascuno vi trovera vantaggio; i proprietari facendo raccolti abbondanti potranno, guadagnando, vendere a basso prezzo; i lavoratori, pagando a buon mercato, potranno vivere bene, economizzare sui propri salari e divenire a loro volta capitalisti.... » e tutto andrà per il meglio nella migliore delle società possibili. Noi siamo persuasi della sincerità del signor Vi Ile; per quanto, anzi, possiamo giudicarne dalle poche cognizioni che abbiamo, il suo sistema ci sembr~ ratblio "' a Gin Bi, .,, o
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