232 su cui lo stato potrebbe avere il controllo sarebpero ridotte di molto e la legge diverrebbe inutile. Cosi, la soppressione dell'eredita fra collaterali sarebbe anch'essa a scartamento ridotto, poichè delle disposizioni anteriori concordate fra il legatario e chi questi vuol favorire possono dar.e al voluto erede tutti i diritti sui beni del primo, senza che ciò avvenga per via di eredità. Per impedir ciò occorrerebbero centinaia e centinaia di altre leggi che intervenissero in tutti gli atti e le relazioni degli individui, ostacolando il loro libero uso della ricchezza ; e anche con un simile sistema inquisitoriale è dubbio che ci si possa riuscire. Occorrerebbe una rivoluzione o un colpo di stato per far accettare disposizioni cosi vessatorie. Allora, rivoluzione per rivoluzione, non è meglio farla per andare più innanzi, invece che per stabilire misure restrittive della libertà ? Eppoi, anche ammettendo che queste leggi possano esercitare una qualsiasi influenza sul regime della proprietà, in che cosa ciò potrà modificare la situazione del lavoratore? - La proprietà ancora una volta cambierebbe di mani, ma non passerebbe nelle mani dei lavoratori. Lo stato diverrebbe lui, proprietario. Lo stato si trasformerebbe in una società di sfruttamento; e noi abbiam visto, trattando dell'autorità, che non bisogna aspettarsi nulla da parte sua a favore dei lavoratori. Finchè il danaro sarà la molla principale dell' organizzazione sociale, coloro che lo possiederanno sapranno adoperarlo a proprio vantaggio. Che lo stato sfrutti direttamente le proprietà che gli cadranno nelle Gin c. 111
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