- 225 - pure far produrre a questi ultimi in otto ore la stessa somma di l.tvoro che prima davano in dodici. I promotori della riforma han preveduto uno di questi mezzi, dimandando la fissazione di un salario minimo; è probabile d'altra parte che i padroni non si baseranrio troppo sull'aumento di prezzi dei prodotti, a causa della concorrenza. Nonostante, il caro dei viveri aumentando in proporzione dei salarii, il lavoratore non tarderebbe a sopportare tutti i pesi della riforma; e se poi il salario attuale gli · fosse conservato per otto ore di lavoro, sarebbe anche più miserabile di oggi, poichè l'aumento del prezzo degli oggetti di consumo farebbe sì che il suo salario in realtà sarebbe minore. L'America del Nord e l'America del Sud son l:l a provare che ovunque l'operaio è giu11to a farsi pag~rc forti salarii, gli oggetti di consumo hanno aumentato proporzionalmente di costo; e che se si è riusciti a farsi pagare venti franchi al giorno, ce ne vogliono venticinque per vivere come potrebbe vivere chiunque si guadagnasse bene la vita. In modo che così l'operaio resta sempre al di sotto della media. Ma, ai nostri tempi del vapore e dell'elettricità, la concorrenza non pennette di perder tempo: bisogna produrre presto e roba a buon mercato. Ecco perché gli sfruttatori difficilmente ricorreranno al mezzo detto sopra, per rifarsi del dover pagare di più gli operai. Piuttosto preferiranno tenersi al terzo mezzo, a far produrre ai lavoratori in otto ore ciò che prima producevano in dodici ; ciò è molto più comodo ed utile. Il lavoratore dovrà produrre di più in meno tempo; B ilo ecc1 G, o 81c1r
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