Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

politicanti hanno di più fatto lucdcare agli occhi dei lavoratori, e che hanno riscosso maggior fiducia, poiché questa riforma sembrava voler far sopportare ai ricchi gli oneri dello stato e ristabilire cosi l' equilibrio fra i cittadini, facendo pagare a ciascuno per le spese della .società a seconda dei servizi che ne ricevono. Ma basterà studiare il meccanismo sociale odierno e ricordare quali sono le sorgenti della ricchezza, per persuaderci che la pretesa riforma non riformerebbe nulla, che essa non è altro che un grossolano miraggio per deviare l'attenzione dei lavoratori, facendo loro sperare miglioramenti che non verranno mai, impedendo nel tempo stesso di scorgere quali sono i veri mezzi per emanciparsi. Senza dubbio devono esserci dei borghesi che realmente si spaventano al solo nome di questa riforma, e immaginano di essere da essa davvero« spogliati» a profitto della « vile moltitudine »; anche tra la borghesia ci sono di questi tremebondi che si spaventano al più piccolo rumore, si nascondono al minimo allarme e muggiscono come vitelli non appena si dà indizio di voler toccare ai loro privilegi. Forse vi sono, fra quelli che propongono questa • riforma, individui tanto in buona fede da credere alla sua efficacia. Le grida disperate degli uni, l' ingenuità degli altri c·ontribuiscono straordinariamente ad ingannare i lavoratori, a far loro prendere sul scrio il giocattolo che li allontana dal fare attenzione alle nostre parole, quando diciamo che non hanno nulb da aspettarsi da i loro sfruttatori, che l'emancipa• 81 li, e_3 Gin1.-__

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