- 217 - XIX. Inefficacia delle riforme Trattando la questione del « perchè siamo rivo/11zionari » abbiam cercato di dimostrare che la miseria e il malcontento, generati dalla cattiva organizzazione sociale, ci conducono direttamente alla ribellione, e che, costretti dalla forza delle cose a prender parte alla rivoluzione, abbiamo tutto l'interesse a prepararci ad essa. Ma v' è un'altra ragione, di cui abbiamo parlato solo incidentalmente, e che è molto importante anch'essa, poichè spiega perche gli anarchici non perdan tempo a lottare per ottenere certe riforme, presentate ai lavoratori come panacee o come mezzi evolutivi per giungere gradatamente alla propria emancipazione. Dobbiamo dimostrare che, data l'organizzazione capitalista e la separazione della società in due classi, di cui una vive a carico dcli' altra, nessun miglioramento può essere arrecato alla classe sfrt1ttata, senza indebolire la classe sfruttatrice, e che per conseguenza, o la riforma è illusoria, un mezzo per addormentare l'operaio e fargli sciupar le sue forze a conquistare bolle di sapone che gli scoppieranno fra le mani ogni volta che vorrà servirsene; oppure veramente è una riforma che può cangiarne la situazione, e allora la classe privilegiata detentrice del potere far:\ tutti gli sforzi per impedirne l'appli- .3,oholeca Gino o >1rco
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