Francesco Mayr - Uno sguardo al passato 1848-49 e al presente ...

67 vi ·hanno aderito ~ una simi le fazione pr·eslo o lnrdi potrà produrre gli stessi effetti. Pel'ò si può dire in :eontra a·io : ma fu colpa dei tempi anzichè degli uomini ; fu la cond i zione anorma le d' Ila l i a , e d' Europa ora cessata , e eh~ non è possibile che più si riproduca; fu (:ausa la licenza della sl<~mpa uon repressa , fu causa la disor·gauizzazione della fot·za ar·mata non impedila ; il diritto di associazione non .sospeso .J la prolen' in dei demagoghi nel suo m1scerv nou fl'enata , gli~.§lcl'i lH.scinli libe1'éH11ente congiul'are nello Sta to : quella 1wov" non fu decisi\' a; re· sperienza ha istt·uito governanti e sudditi, e ha insegnato cosa si debba fare e cosa evilare per impe<.lire la rinnovazione degli stessi mali. Questo e nwlt' aUro si potrebbe risponùere ; tna, lo ripeto, aspettiamo t.lal tempo la soluzione del <.Juesito, quali ~aranno gli ordinamenti politici degli stati Romani. E iuutilç . occuparsene per ora , perciocchè qualunque sieno per essere _, non saranno reputati cffelluabili se l-' ordine pubblico sia primn uon solo restituito ma consolidato , e non sia conosciuto il sistc· tua .di goveriw che detinitivaménte verrà adottato dngli altri Stati d-'Italia : pl'ima si vorrauno vedere cessale le agilnzioni in Piemoutc: si vorrà conoscere l' audamcrato che seguirà la Toscana : si vottà .sapere se nel Lombatdo Veneto si renda possibile l' attuazione dcHa Costituzione Sancita , possibile alJ.ora solo che .vi cessi uu, opposizione troppo osti le all ' Austria , e che lu spitilo pubblico non vi faccia temere che le franchigi e concesse dal Gover·uo non .si vogliano couvcl'lit·e in arma per· nuovamente com4 IJattcdo : si vorrà pl'ima ' 'edere r esilo delle g•·an- <.li e radicali riforme intraprese dall 'Aust.l'ia , resilo del ,rande sper·imento di l'iunir·e sotto una sola lihea·aC) Costituzione Lanle nazioni diverse di ·lingua e di costumi, uscite da una recente l'ivoluzionc, e anecwa commosse, rannodandole ad un centro comune; ()pera gigantcscn, in parte ~enlata invano dall ' Imperatoa·e Giuseppe II. Possa 1l buon scns? del p~polo t·sserc maggiore che non fu al tempo dt quel R•fol'-

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