Francesco Mayr - Uno sguardo al passato 1848-49 e al presente ...

6 I principi si avviJero dci tempi camhiali, e del diverso governo che i nuovi lumi l'ichicJcvn no. Napoli r·itenne in pieno t• amministrazione giudiziar·ia · c fìnnnziera dell' impcr·o francese . Il Piemonte modificò in parte l ~ ::tntico sistema di gorerno. Se laToS('nna ritornò alle leggi di Lcopoldo, ciò fu perchè (tud g•·an legislatore già le avcv<1 accomodate alla nuova civiltà , prevenendo i legislatori fl'nnccsi , e tutti gli altri lP-gislatod in Eu1·opa . L'Austl'ia intro· dusse nel Lombai'Ùo Veneto il codice austl'iaco, sebbene in qualche pnrlc difettoso, basato sui principi di equità, e sui deltami della filosofia. Pio VII troppo restituì dell'antico; m;1 operò nou pertanto alcuni utili ramhiamenli nel govcr·no voluti dai tempi , e ne fac eva sperare de ' maggiol'i. Conservò il codice di commercio , e i1 sistema ipotccal'io francese: istituì lt·ibunali colleg-iali. Però nessuno do· governi fcstaurali fece abbastanza per npp:1gare i desideri dei popoli : tut li dopo i pr :m i passi si ferma •·ono . Melternik , che lnnla influenza esercilò sul suo scéolo, massi mc i n A len w gna e i n Hal i a , n v.ev a proclama t o un si&lema di assoluta immancabili là, e di opposizione a qualuncp1e rifor·ma ; al quale essendo dello , che il mondo canunina , a·ispose : è perciò che lo voglio firmare. Tardi si accorse del suo er·a·or·e _, e solo allora che il movimento dd tnondo ll·avolse lui e il suo sistema. Mette1·nik ha mostrato ignorare) che il solo ì11czzo di prcvcnir·e le rivoluzioni stà nelle gt·aùuali e spontanee riforme; perciocchè, se per esse gli umori che si condensano ne ' popoli, non trovano uno sfogo, scoppi n no sovente; e colla loro esplosione rovesciano governi e gnvernnnti. Le r·ifor·mc ddl'fmpcraloi'C Giuseppe H , osservn un suo nJOderno biografo francese, hanno salvato finora da una rivoluzioue l-' impero Auslrinco. l\1elternik non ha tenuto abbastanza conto delLa potenza delle idee , nè ha valulalo ahha!:llanza i bisogni morali dei popoli. Cl't~­ dcvt~ , che il ben esser'e mntcl'ialc, di cni aveva l'icolma l-' Auslr·ia, c mnssime il regno Lomhat·dq Veneto, llo' t:sscro ba;:,\~lrc ; t:è sr p pc ~Cc\ c rare dalle esage-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==