~· s v . dovin•re ' mollo le ('1'300 accetti gli aiuti della nus• sia. Dunque il gabinetto di Vienna stava dubbioso , se , sea·vcndosi per· la guea·•·a d-' Ungheria delle truppe disponibili in ltnlia., e ùelle truppe atnnzialc nel Voralberg e nella Boen1ia, protrarrebbe fino 81 termine di quella guetTa l' invasione d' ILa· ]ia oltre Pò , c la propugnazione delle sue pretese in Alemllgfla ; o se effettuerebbe subito 1 ~ una e l'n1lra accettando gli aiuti rlella ·Russia ~ e il concorso de11a FrHncia. Non è a dirsi quanto il Gabinetto di Vienua osciJinsse incerto fra i due partiti da seguit•e; e solo vedendd i crescenti fur·ori negli SLali Romani, e in parte della Toscana , e i pericoli che ne veniv~no alle sue provincie Lombardo-Venete , accettò per ausiliari i Russi in Ungheria., e per compagni i Francesi negli StDti Romani. Se fra quelle incertezze si fosse presentato un mezzo tli pacificnzione per l' Italia , se gli Stati Romani, rinunziaudo ad una coudizione d i cose non più sostenibile , fossero entrali in lrétltolive coll' Austria acronscnleudo al ritorno di Pio Nono, lo Statuto sar:ebbesi conservato , r invasione non avr·ebbe avuto lungo. Se non che una tale soluzione era divenuta impossibile cogli uomini che dominavano a Roma. XXXIV. Int<mlo i Fr;mcesi vct'SO la fine di Aprile sbarcal'Olio a Cililan.~cchia ~ c tenlarouo un colpo di mano su 1\oma ; ma furono respinti. I Napoletani invasero le due pr·evincie di Frosinone e Velletri. Gli Austriaci Yarcnr·ono i l Pò, occupa r·ono Bologna dopo una breve · resisle11za , e poser·o 1· assedio alla fol"teiza di Ancona. Il Generale o~A~pre era entrato in Toscana, e aveva espugnalo Livornét Un esercito Spagooolo era sullç mosse per agir·e di concerto coi Napoletani. E impossibile a dirsi l'esaltazione prodotta, e )e spel'nnze concelle dai tlemagoghi a Roma per il colpo d1 mnno non riuscito al Generale Oudinot. Essi leucnmo <Juel fallo tli poca impol'tflnza in conto di uua ,
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