Joseph de Maistre - La casa di Savoia e l'Austria

~2 conservato il suo odio, senza tenerci conto dell'alleanza che era forzata. L~Auslria. meno ancor.a ci ha perdonato l a nostra opposizione alle sue mire ambiziose sul Piemonte, e siccome la casa dì Savoja aveva una tendenza naturale confes5ata dalla sana politica, ad estendersi nel Nord dell'JtaJia, così nulla più abbisognava per meritare a V. M. l'odio implacabile di quella casa implacabile. . Questo è tale, Sire, che nella conferenza di Luneville, un . ministro francese avendo parlato del r israbilimento di V. M. come di un punto onde bisognava tener conto nelr assettamento generale, un Minhtro dell'Imperatore rispose: « Eh! « che imporla vi sia uò re di Sardegna! » Ciò mi è nolo da buona fonte . NOTA DIRETTA DAL CONTE GIUSEPPE DE ~lAISTRE A S. E. IL CANCELLIERE DELL'UIPERO In dala di Pietroburgo 6 dicembre 1803. L'ultima v.olla che il sottoscritto ebbe l'onore di abboccarsi con S. E. il Cancelliere dell'Impero si ricorda che l'andamento naturale del colloquio lo addusse a parlare dei sacrj-:. \ fizi richiesti alla Casa di Savoja dopo la guerra da lei sostenuta per la causa (può dirsi) dell'universo,' con una fedeltà che non può essere agguagliata che dagli infortuni che ne furono sequela. Fino all'ultimo momento la Francia non avea cessato di fare le più splendide offerte alla Casa di Savoja per distaccarla dalla coalizione. Il signor Durand fu inviato a bella posta in Svizzera nel t797 per trattare a tale effetto con gli agenti del re in quel paese. Il sottoscritto era fra questi: egli ebbe piena cognizione di quelle proposte. La Corte di Torino fu incrollabile nelle promesse fatte all' Inghilterra ed all' Austria, sebbene quest'ultima potenza non celasse più le sue mire sul Piemonte o sopra una parte. di quel paese. È noto qual fosse per la

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