Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Appendice - Come è difficile distinguere la morte dalla vita. Ho ancora la forza di stringere la mano. - Non si può fissare il passaggio, è tutta una cosa. - Non c'è differenza tra la morte e la vita. Dal testamento olografo di Gaetano Salvemini (Sorrento, 4 marzo 1957) Questo è il mio testamento. Mi dorrebbe se, negli ultimi momenti della mia vita, un oscuramento del mio pensiero permettesse a qualcuno di farmi passare come ritornato ad una fede religiosa qualsiasi. Se ammirare e cercare di seguire gli insegnamenti morali dì Gesu Cristo, senza curarsi se Gesu sia stato figlio dì Dio o no, o abbia designato dei suoi successori, è essere cristiano, intendo morire da cristiano, come cercai di vivere, senza purtroppo esserci riuscito. Ma cessai di essere cattolico quando avevo diciotto anni, e intendo morire fuori della Chiesa cattolica, senza equivoci di sorta [ ... ]. Desidero non avere né funerali, né discorsi, né altre cerimonie [ ... ]. L'uomo Salvemini1 di ERNESTO Rossi Quando, dopo vent'anni di esilio, Salvemini tornò fra noi, nel luglio del 1947, premisi all'articolo, in cui gli davo il benvenuto, le parole di Alcibiade su Socrate, nel Convito: "Egli è somigliantissimo a quei sileni che si vedono nelle botteghe degli scultori, che gli artisti atteggiano con zampogne o flauti, e se tu l'apri, dentro vedi i simulacri degli dei." Questo passo mi viene di nuovo in mente, ora che Salvemini ci ha lasciati. Salvemini, come Socrate, somigliava a un vecchio sileno: cranio grande, modellato con vigore; fronte ampia, resa piu vasta dalle calvizie; occhi piccoli, in cui si leggeva la bontà e l'intelligenza; naso camuso; zigomi pronunciati; bocca ampia, che nel sorriso scopriva una gran chiostra di denti sopra la barba a punta; spalle larghe; figura tozza; passo pesante. 1 Questo articolo cli Ernesto Rossi comparve su "Il Mondo" del 17 settembre 1957, col titolo Il non conformista. Fu poi ripubblicato nel numero speciale di "Controcorrente" (maggio 1958) dedicato a Salvemini; ristampato in opuscolo, col titolo Salvemini, il non conformista, a cura di G. ANCESCHI e G. ARMANI,Tecnostampa, Reggio Emilia 1971; e infine riprodotto, sempre con questo titolo, in E. Rossi, Un democratica ribelle, a cura cli G. Armani, Guanda, Parma 1975, pp. 207-221. 960 BiblotecaGino Bianco

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