Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Un manifesto Sarebbe inutile ricordare agli autori di tale indecenza che dalla istruttoria nel processo dei cagoulards, chiusasi in Francia nel 1939, resultò dimostrato che l'assassinio fu commesso da cagoulards stessi; uno degli esecutori confessò anche pienamente la propria responsabilità. Sarebbe eziandio inutile ricordare che l'agente del SIM (Servizio informazioni militari) italiano, colonnello Emanuele, confessò, nel 1944, di avere trasmesso il mandato dell'assassinio ai cagoulards francesi, per mezzo del maggiore Navale; e che il segretario di Ciano, Anfuso, oggi deputato fascista, in un memoriale presentato nel 1945 alle autorità francesi, ammise che l'Emanuele si era vantato con lui e con Ciano quale autore dell'impresa, e che Ciano e Anfuso avevano continuato a tenerselo intorno (anzi Anfuso intervenne a proteggere Emanuele, quando costui si trovò in difficoltà con i superiori del SIM). Inutile parlare a chi non vuole intendere. Utile, anzi necessario, è non lasciare senza commento due fatti, che interessano tutti gli italiani, o almeno quelli che non sono stati ancora assassinati: 1) Quei manifesti devono essere costati un bel mucchio di quattrini. Tanto denaro ha tutto l'odore del denaro maccarthista, come tanto altro denaro che ha corrotto in questi ultimi anni e tuttora corrompe la vita pubblica italiana - quasi che la nostra vita pubblica avesse bisogno di essere corrotta anche dagli americani: il denaro italiano, anche quando proviene dai piu generosi benefattori dei movimenti neofascisti, è speso, in generale, con molta maggiore parsimonia e meno bestialmente. La Nazione del 18 ottobre ha scritto che a Rifredi erano stati fermati diversi giovani (e non perché affiggessero quei giornali murali, ma perché li incollavano fuori dell'apposito spazio), che provenivano tutti da Milano e disponevano di un camioncino per il trasporto delle persone e degli stampati. Nel caso che la mia induzione - condivisa da diversi amici - corrisponda alla verità, mi sembra sia il caso di domandare all'ambasciatore americano, Mrs. Luce, di dare istruzioni agli agenti della propaganda americana in Italia perché cerchino di esser meno cretini nella scelta degli individui sui quali rovesciare il denaro pagato dai contribuenti degli Stati Uniti: gli agenti attuali non fanno altro che gli interessi del Partito comunista. Sento il dovere di presentare, coi dovuti ossequi, questa domanda a Mrs. Luce, a) perché io non sono comunista, e non diventerò mai comunista, per quanti spropositi possano accumulare in Italia i tirapiedi di Mrs. Luce; b) perché io amo gli Stati Uniti come seconda Patria, essendo stato in essi ovunque accolto, per molti anni, con una generosità di cui conserverò perenne riconoscenza, e mi fa male al cuore di vedere quel paese discreditato da mercenari italiani con denaro americano. trarne le conseguenze." Esso porta in grande una foto di Di Vittorio con una macchia di sangue, e due foto piu piccole: una di Carlo e Nello Rosselli, e una del generale Roatta con la spiegazione: "Misteriosamente scomparso: il PCI non voleva che testimoniasse." Sotto è scritto: "Giornale murale - Anno I, n. 41 - Direttore Responsabile: Luigi Cavallo - Tipografia: Il Fronte del Lavoro - Milano - Decreto del Tribunale di Milano, n. 10403 - Esente da bollo ai sensi dell'art. 28 allegato del decreto presidenziale n. 342 del 24 giugno 1954 (Indirizzo: Casella Postale, n. 374 - Milano). [N.d.T.] 947 BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==