Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scherzi da prete1 Sull'Osservatore Romano del 6 gennaio 1955 si legge quanto segue: A Siena la polizia, giovandosi di una arcifascistissima legge, ha costretto certo G. L. - "Testimone di Geova," come precisa La Nuova Stampa - a consegnare il figlioletto malato al medico comunale. Prima di essere sopraffatto in modo si illiberale, il "testimone di Geova" sino all'ultimo aveva protestato la propria fede religiosa, ed aveva dichiarato: "Non permetterò a nessuno di curare mio figliol" Ora a quella povera vittima dell'intolleranza clericale non resta che denunciare il patito sopruso alla Associazione per la libertà religiosa in Italia che - prendete nota I - ha sede in Milano, via Bassini 39. La polizia di Scelba sa ora quel che deve fare: andare a via Bassini 39, Milano, e sciogliere l'Associazione per la libertà religiosa in Italia, la quale eccita i padri a far morire i figlioletti, anzi che farli curare dai medici come sarebbe ragionevole e necessario. Chi non è accecato da nessuna frenesia di origine religiosa, risponderà all'Osservatore Romano che qualunque religione ha i suoi mattoidi, e che mettere a posto quei mattoidi non è violare nessuna libertà religiosa. Se noi diciamo che buttarsi bocconi sulla soglia di una chiesa, e poi avvicinarsi all'altare strisciando la lingua per terra, è una indecenza che dovrebbe essere vietata, se non altro per ragione di igiene, non violiamo in nessun modo la libertà religiosa dell'Osservatore Romano: segnaliamo una follia, che L'Osservatore Romano dovrebbe condannare, cosf come noi condanniamo la follia del testimone di Geova. Prendere un caso individuale di follia o delinquenza fra i seguaci di una data religione, e domandare il divieto di quella religione in base a quel caso individuale, è come scatenare una campagna anticlericale perché si scopre che un prete è invertito. Questo era il metodo di Guido Podrecca. Questo metodo imita L'Osservatore Romano nel caso di Siena. Se una legge "fascistissima" reprimesse i soli casi di follia come quello di Siena, o corne quegli altri casi su cui gavazzava Guido Podrecca (finito "fascistissimo ''), L'Osservatore e noi potremmo camminare a braccetto nel domandare che quella legge rimanesse in vigore. Tante altre il regime fascista ereditò dal regime prefascista, e anche alcune di quelle che il regime fascista introdusse meritano di essere conservate (ché in venti anni nessun regime, per quanto pessimo, può fare ogni cosa male). Il guaio è che L'Osservatore fu ed è entusiasta di quella legge "fascistissima," non perché reprime un atto di follia come quello di Siena, ma perché tende a vietare qualunque professione religiosa che non sia la cat1 Da "Il Ponte," febbraio 1955, pp. 274-275, a firma "G. S." Riprodotto in Italia scombinata, cit., pp. 384-.350. [N.d.C.] 943 Bibloteca Gino Bianco

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