Frammenti di vita italiana che i dirigenti e i programmatori della televisione possiedano "qualità non comuni di dirittura morale, vasta cultura, senso di responsabilità, istinto psicologico" e non pretendano di "accontentare tutti i gusti," non riuscendo ad altro che a "corrompere proprio nel sacrario della famiglia i gusti delle giovani generazioni, dalla cui virile e saggia educazione dipendono le sorti della Patria e della stessa cristiana civiltà." Che cosa abbia dato la televisione, a Torino, la sera del 5 gennaio, non so; perché essendo geloso assai della nìia integrità intellettuale, non ascolto le scempiaggini della RAI se non quando mi trovo in compagnia di amici, ai quali non posso imporre i miei gusti; e quanto alla televisione, giuro - che non vorrò mai vederla una sola volta finché avrò fiato per dire di no. Ma per la faccenda del 5 gennaio, un amico, che - scellerato! - riceve il Radiocorriere, mi dice che per la sera di quel giorno alle 21,30 la televisione fece per Torino la seguente promessa: "Dal Teatro Alfieri di Torino ripresa di una parte della Rivista Baracca e Burattini di Maccari e Amendola con la compagnia di Carlo Dapporto." Ora bisognerebbe sapere di quali scandali si resero responsabili Maccari, Amendola e la compagnia Dapporto. Ma non importa saperlo: deve trattarsi di non piu che qualche gamba di donna piuttosto svestita. Gli uomini di Azione cattolica hanno la ossessione delle gambe femminili. Ma gambe e non gambe, il punto da chiarire è che secondo gli uomini di Azione cattolica la televisione dovrebbe essere affidata a fiduciari dell'Azione cattolica, cosI che la televisione facesse la concorrenza alla RAI nell'istupidire il popolo italiano. E s'intende, che colla televisione dovrebbero essere "coordinati" - come si diceva in linguaggio nazista - i giornali, le scuole, insomma tutti i mezzi di informazione e di cultura. Gli uomini di Azione cattolica faranno osservare che essi non negano il diritto di andare al cinematografo a chi vuole andarci di sua spontanea volontà (salvo ad ammannirgli al cinematografo solamente quanto piace all' Azione cattolica). E non capiscono che se al cinematografo uno non va se non ci vuole andare, cosI in casa se non vuol vedere o far vedere gambe nude agli innocenti figlioletti, non deve fare altro che spegnere l'apparecchio. Può sempre guardare alla Madonna di Siracusa che piange come una vite tagliata, e può ammirare il prefetto della provincia che è ammesso a baciarla piangendo, mentre dieci anni or sono sarebbe stato venerabile della loggia massonica. Con la loro goffa indiscrezione gli uomini di Azione cattolica stanno preparando in Italia una reazione anticlericale, in confronto alla quale l'anticlericalismo di Podrecca fu un gioco di bambini. 932 Bibloteca Gino Bianco
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