Allevamento anticlericale tenzione, il giudice istruttore scarcerò tutti gli accusati per mancanza di indizi. Su La Stampa del 12 gennaio [1954] il Peretti-Griva, competente per lunga e onorevole pratica di magistrato a trattare questo soggetto, fece osservare che "esisteva qualche elemento di inverosimiglianza che avrebbe dovuto consigliare molta prudenza nella valutazione delle prime, pur assai suggestive, apparenze. L'unica fonte di accusa diretta proveniva da un gruppo di ragazzi di scuole elementari." Chiunque abbia esperienza di cose giudiziarie, sa che i ragazzi sono testimoni o accusatori poco attendibili perché capacissimi nell'inventare affermazioni che non rispondono a nessuna base di verità eppure hanno grandi apparenze di verosimiglianza. Era proprio il caso di credere immediatamente a una narrazione di bambini? Era proprio il caso di arrestare addirittura undici persone, delle quali, almeno alcune, avrebbero dovuto considerarsi come meramente ipotetici collaboratori in una attività, che non era certo ragionevole si esplicasse con cosf impressionante intervento di correi? Era proprio il caso che alla denuncia, meritevole di un seriissimo controllo, venisse data subito tanta pubblicità, e che si convertissero senz'altro i fatti denunciati in fatti risultanti e cioè reali? Gli undici accusati sono stati scarcerati per mancanza di indizi, non ancora assolti. Se saranno assolti, domanda il Peretti-Griva, chi li indennizzerà del carcere preventivo, chi li indennizzerà del danno sofferto per la chiusura della loro azienda, chi li reintegrerà per quella clamorosa menomazione del loro patrimonio morale? .A queste dornande bisogna aggiungerne altre due. Fu la polizia a pubblicare l'accusa? E se lo scandalo fu fatto senza complicità della polizia, da giornalisti che volevano vendere la loro carta stampata, non dovrebbero le persone diffamate avere il diritto di querelarsi contro i responsabili della diffamazione? Non ci deve essere nessuna responsabilità né per i funzionari della polizia, che chiacchierano invece di star zitti, né per i giornalisti, che non possono stare zitti e parlano a vanvera? Già nel caso di Jolanda Bergamo carabinieri, magistrati e giornalisti si comportarono con leggerezza criminale. Il segreto dell'istruttoria esiste, s1 o no? E deve essere impunemente violato a danno di infelici che in prigione non hanno nessun modo di difendersi? L'Azione cattolica e la televisione L'Osservatore Romano del 15 gennaio 1954 pubblica un ordine del giorno votato dagli uomini di Azione cattolica della parrocchia di San Massimo di Torino; costoro protestano contro la trasmissione televisiva di uno spettacolo di rivista fatta la sera del 5 gennaio, e chiedono che la televisione non riproduca "fìlm cinematografici e tanto meno spettacoli di riviste ai quali non si accede se non per spontanea volontà," e esigono 931 BiblotecaGino Bianco
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