Edilizia scolastica finanziario della costruzione· di· edifici scolastici adatti, sempre con annessa l'abitazione degli insegnanti in tutti i centri rurali aventi non piu che 3.000 abitanti; a tal fine i comuni dovrebbero essere graduati sulla base della percentuale degli analfabeti. Cioè le costruzioni dovrebbero cominciare nei centri, che chiameremo A, nei quali l'analfabetismo sia superiore, poniamo, al 60%, Solo dopo che tutti questi comuni A siano stati provveduti di tutte le scuole necessarie in tutta Italia, si passerebbe ai centri B, nei quali l'analfabetismo si trova fra il 60 e il 40 per cento; poi si passerebbe a quelli C, fra il 40 e il 20 per cento, cominciando sempre in ciascuna categoria dai centri piu arretrati. Un punto mi lascia in dubbio su questa sua proposta. Zanotti prende in considerazione i centri rurali aventi non piu che 3.000 abitanti. Ora questi centri formicolano nel Nord e nel Centro d'Italia, dove molta parte della popolazione è sparsa; ma sono poco numerosi nel Sud, dove le popolazioni vivono accentrate in immensi casali, sforniti di frazioni rurali. Un "centro urbano" come quello di Andria, in provincia di Bari - credo 80.000 abitanti - non è che la somma di 30 centri rurali accatastati orribilmente l'uno sull'altro. Quella cifra di 3.000 farebbe affluire il massimo degli edifici scolastici nelle frazioni rurali o nei comunelli dell' Italia settentrionale e centrale, e saremmo sempre al sicut erat. Dunque non dovrebbe esserci nessuna distinziqne fra centri rurali e centri urbani. E badiamo bene che dalla zona A non si deve passare alla zona B e da questa alla C, se non dopo che tutte le scuole necessarie alla zona piu sfornita siano state costruite. Senza questa disposizione, voi vedreste in pochi ànni tutte le somme stanziate per tutta l'Italia assorbite dalle zone A, B, ·C, dell'Italia settentrionale e centrale, mentre la zona A dell'Italia meridionale e delle isole rimarrebbe allo statu quo. Benin_teso che, se vi fossero nell'Italia settentrionale e centrale amministrazioni comunali impazienti di aspettare il loro turno, esse potrebbero sempre ricorrere alla vecchia istituzione dei sussidi governativi integrativi. Quando un bel progetto di legge sia stato compilato, occorrerà farlo passare alla Camera e al Senato. Ve lo figurate il professor Gedda che dà ai deputati e senatori della Democrazia cristiana l'ordine di approvare quella legge salvo che affidasse l'edilizia scolastica alla Commissione pontificia di assistenza? E ve li immaginate voi i deputati "laici" che si occupino di siffatte bazzecole che possono disturbare il professr Gedda? E me li salutate voi i comunisti e compagni di viaggio i quali risolveranno questo e ogni altro problema solo dopo che la società capitalista sia andata a ca- _ tafascio? E quando la legge sia passata, chi domanderà che sia applicata? Nel Mezzogiorno è peggio che andar di notte. Dovrebbero sorvegliare l'esecuzione dell'impegno gli italiani del Nord e del Centro. Ma questi hanno tante gatte da frustare a casa loro, che dovrebbero essere piu che uomini se si mettessero a frustare anche i gatti meridionali. Dove la coperta non basta a· tutti, ognuno cerca di tirare a sé piu che può, e chi ha le brac927 BiblotecaGino Bianco
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