Bravo Einaudi! confessione? Perché il magistrato di allora non senti il bisogno di non fidarsi piu di un poliziotto che gli aveva fatto tener dentro per sette mesi degli innocenti e continuò, invece, ad incaricarlo delle indagini? Eppure il difensore dei tre arrestati aveva parlato chiaro in una sua "memoria"; perché credette alla comoda confessione e non condusse le indagini direttan1ente, come invece ha fatto (e fatto bene) il magistrato istruttore del processo Speziali? Mi pare che si sia scherzato con gli anni di galera. E perché non tenne alcun conto delle accuse che quella donna fece contro il maresciallo dei carabinieri e continuò a credere a costui? Perché la perizia sul cadavere è stata fatta nel 1952 e non nel 194 7 ai fini di accertare la natura delle lesioni? Ed ora che cosa aspetta la corte di Cassazione a far revisionare quel processo tutto sbagliato? Ho letto che gli avvocati, che difesero i due poveri diavoli nel 1947, lottarono disperatamente per convincere che quella non era una confessione, che i due imputati non avevano calunniato il maresciallo dei carabinieri (e avevano ragione se c'era già la prova di una testimone schiaffeggiata) e che essi erano innocenti come l'acqua. Oggi quegli stessi avvocati hanno ripreso la fatica non certo a scopo di lucro perché le famiglie dei due innocenti non hanno mezzi. Ed ora noi proponiamo che un gruppo di amici del Mondo s'impegni a raccogliere ·i fondi necessari. Se si raccoglieranno fondi superiori a quelli necessari, non solo per la difesa di oggi, ma anche per la costituzione di parte civile nel processo, che non dovrà mancare, contro chi li indusse alla confessione, essi saranno assegnati a quei due poveri giovani innocenti, la cui yita forse è stata rovinata per sempre. I competenti dicono che un processo di quel genere non potrà avvenire se il ministro degli Interni non lo autorizza. Ebbene il ministro degli Interni deve autorizzare quel processo e non deve ottener tregua finché non l'abbia autorizzato. Non si tratta di materia politica. Si tratta di accertare se in Italia è lecito far giustizia o no. Non serve a niente brontolare per le ingiustizie e starsene con le mani alla cintola. Cominciamo una buona volta a fare qualcosa per combattere sul serio almeno un'ingiustizia. Bravo Einaudi!' Arrivo con la vettura di Negri. Ma meglio tardi che mai. Mettendo il veto alla legge che prolungava lo scandalo dei casuali, Einaudi sapeva 1 Da "Il Ponte," gennaio 1954, pp. 166-167, a firma "G. S." [N.d.C.] 923 BiblotecaGino Bianco
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