Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Frammenti di vita italiana Luigi Renato Sansone, ed altre si preannunciano, perché l'assunzione della mano d'opera minorile avvenga attraverso gli uffici del lavoro, ·rispettando il minimo d'età e le paghe stabilite, e senza aste pubbliche a petto nudo. Nel settembre 1952 la riforma elettorale interessava i politicanti italiani di tutti i partiti, piu che i petti nudi dei bambini che si mettevano all'asta sulla piazza di Benevento. Poi venne il putiferio parlamentare sollevato da quella riforma. Ed era naturale che la interpellanza dell'onorevole Sansone si smarrisse via facendo. Quanto a me, debbo confessare che sebbene quel che leggevo su Be- , nevento mi abbia fatto quel che farebbe un pugno gigantesco dato sullo stomaco, mi mancò il tempo per sfogare la mia indignazione. Misi il ritaglio della Stampa nel gravidissimo incarto delle mostruosità che meritano attenzione, e dopo alcuni giorni di incubi penosi, altri incubi sopravvennero a far dimenticare quell'altro e ad essere fatti dimenticare da altri incubi. Ed ecco che dieci mesi dopo quel pugno sullo stomaco, un altro pugno tremendo come quello è venuto a risvegliare in. me la vergogna antica. E questa volta, porca miseria, non posso tacere. Sul Ponte del giugno 1953, p. 862, una lettera dall'Irpinia ci fa sapere che esiste una festa del 15 agosto, non solo ad Ariano Irpino, ma anche in altri paesi, come Grottaminarda e Sturno (chiamato in dialetto Lu Casale). In questa ricorrenza i ragazzi dai 1O ai 15 anni vengono esposti dai genitori, poveri, che sogliono mandare i figli come servitorelli presso i massari del luogo. I bimbi non vengono venduti, né palpati, no! Io non sono irpina, e disapprovo con tutte le mie intime fibre simile mercimonio, ma Le assicuro che non è un vendere sub corona i propri figli. La cerimonia come la chiamano qui, vien detta nel dialetto del luogo: "La Maronna de li Gualani" (cioè la Madonna dei servitorelli), ed ha inizio alle 9.30 ogni 15 agosto. I bimbi vengono messi in fila, ed i massari che ne vogliono uno, fanno il contratto con i genitori: mangiare, bere, dormire per un anno, ed una somma convenuta coi genitori stessi, da versare nell'agosto dell'anno successivo al contratto. I ragazzi vengono impiegati in vili lavori di stalla, e dormono pure in stalla con le bestie, e se sono maltrattati non possono ribellarsi. Dunque l'" affare" è praticato non solo a Benevento, ma in altri centri (forse in tutti i centri) dell'Irpinia, e gli è consacrato anche un giorno, e una Madonna specializzata protegge i "gualani," e li protegge in quel modo. Anche la Madonna (simbolo per il nostro popolo della bontà e della misericordia) è reclutata a proteggere quell'affare. E non esiste a Benevento un arcivescovo che le consigli di girar al largo da quel genere di mercati. Vietare quel traffico, lasciando intatte le condizioni da cui è reso necessario, sarebbe aumentare la fame dei figli e dei parenti. Quando si pensa quel che debbono soffrire i padri, e specialmente le madri, nel dare a nolo i figli per un po' di denaro e un dato peso di grano, si comprende che non lo fanno certo senza esservi costretti da una miseria atroce. Vietare 916 Bibloteca Gino Bianco

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