Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Pasquale Villari pensare ad altro, quasi abbia messo al sicuro la propria coscienza, non s'accorge che dimostra di non avere la moralità politica necessaria a far parte di un popolo libero, La cinica indifferenza, che alcuni dimostrano verso i mali che travagliano il Mezzogiorno, non è solo una condanna delle condizioni di moralità politica in cui si trova il resto d'Italia; ma ha seminato nel Mezzogiorno germi di rancore e di malcontento infinitamente piu gravi che non si crede.9 D'altra parte non ci illudiamo troppo che quassu le cose vadano meglio che laggiu.10 In Lombardia ... intorno alla ricca intelligente e patriottica Milano, vivono i piu miseri contadini, tra i quali le febbri e la pellagra fanno stragi crudeli, dov'è risoluto il singolare problema d'avere la piu ricca produzione con la massima miseria del coltivatore. È una tale iniquità che la sola giustizia umana non basterebbe a punirla [L]. "La nostra gloriosa rivoluzione non ha avuto il tempo di pensare a questi piccoli problemi. "11 L'indifferenza sulle miserie dei milioni di uomini che lavorano le terre in campagna e delle migliaia che si abbrutiscono nelle città, è incredibile. La nostra letteratura, la nostra scienza, e la nostra politica sembrano del pari indifferenti su questo problema che racchiude il nostro avvenire economico e morale [L]. Abbiamo aperto le scuole elementari, tecniche, di disegno, gli asili infantili. Questa è una vera ironia. Che volete che faccia dell'alfabeto, colui a cui mancano l'aria e la luce, che vive nell'umido e nel fetore? E se un giorno vi riuscisse d'insegnare a leggere e scrivere a quella moltitudine lasciandola nelle condizioµi in cui si trova, voi apparecchiereste una delle piu tremende rivoluzioni sociali. Non è possibile, che comprendendo il loro stato restino tranquilli [S]. In Inghilterra, in Germania, in Francia, in Svizzera, già gli operai delle industrie si muovono per conquistarsi un avvenire migliore. In Italia il pericolo non appare ancora imminente, perché non abbiamo un grande sviluppo industriale, e molta gente si compiace dell'ordine interno, della pace sociale in cui godiamo. Ma è pace, questa che noi abbiamo? Sono segni di ordine la camorra, la mafia, il brigantaggio? A Zurigo, a Ginevra, in molte città della Svizzera, si sono piu volte agitate le moltitudini con teorie sovversive; ma nella Svizzera voi potete traversare di giorno e di notte monti, valli e boschi, senza quasi mai trovare un gendarme, e senza mai temere della vita, anche se siete carico d'oro. Potremo proprio dire che ivi la pace sociale sia turbata, e che fra noi invece sia perfetta, quando pensiamo che in al~une nostre province non si può camminare senza essere circondati da guardie armate, e vi sono uomini che, in mezzo alla libertà, sono poco meno che schiavi? [L]. - La insurrezione è un pericolo; ma l'ozio, l'inerzia, il vagabondaggio e l'abbrutimento sono forse un pericolo meno grave specialmente per un popolo· che vuol essere libero? [L]. - La resistenza è almeno segno di energia e di forza'; l'abbattimento e l'abbandono possono esser segno d'un male anche maggiore.12 9 L'Italia giudicata da un meridionale, 1882. IO lbid. 11 La scuola e la questione sociale in Ital_ia, 1872. Indicherò questo scritto con la sigla S. 12 L'Italia giudicata da un meridionale. 73 Bibloteca Gino Bianco

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