Fra storia e politica e con aria preoccupata disse all'ambasciatore di sedere. L'ambasciatore rimase in piedi in attitudine di aspettativa. Crispi ripeté l'invito a sedere. Lord Dufferin sempre fermo. Allora il veterano si rese conto di essere in difetto, si alzò, e andò verso Lord Dufferin a mano stesa; e l'ambasciatore - prese la seggiola che gli veniva indicata (I, 259). Un incidente analogo racconta l'ambasciatore francese Billot essere intervenuto anche fra Crispi e lui (La France et tltalie, Plue, Paris 1905, I, p. 200), Il secondo voiurne va dal 1891 al 1901, e in esso l'A. raccoglie le memorie degli anni da lui passati in Egitto, sotto gli ordini di Lord Cromer. Sono qui numerose le informazioni che interessano la storia della politica coloniale italiana. È specialmente da segnalare ciò che l'A. scrive sulla spedizione di Dongola progettata sui primi del 1896, alla vigilia della battaglia di Adua, e decisa dopo questa battaglia dal Governo di Londra, contro la opinione di Lord Cromer, che avrebbe preferito un'avanzata da Suakim verso il mar Rosso (II, 85-90); sulla lotta, che nacque per le spese di quella spedizione tra la Duplice franco-russa e l'Inghilterra sostenuta dalla Triplice Alleanza (II, pp. 9 sgg.); sulla missione inglese, che andò alla corte di Menelik nel 1896 e di cui Sir Rennell Rodd fu il capo, e sulle condizioni dell'Abissinia in quegli anni (II, pp. 110 sgg., e pp. 137 sgg.); sulle notizie raccolte fra i prigionieri italiani intorno alla battaglia di Adua (II, pp. 127-129); sulle trattative avvenute a Roma nel novembre-dicembre 1900 per la delimitazione della frontiera fra il Sudan e l'Eritrea (II, pp. 259-263). Nel terzo volume ritroveremo l'A. come segretario d'ambasciata, e poi come ambasciatore a Roma durante la guerra mondiale. Recensione di "Camillo Barrère e l'Intesa italo-francese" di E. Serri ENRICOSERRA, Camilla Barrère e l'Intesa ùalo-francese, prefazione di Carlo Sforza, Giuffrè, Milano 1950. Si allarga il cuore a scoprire un giovane, che nato e cresciuto in clima fascista, è rimasto immune dalla retorica confusionaria dell'età "imperiale" gentiliana. La sua storia non se ne va nelle nuvole, succhiata dalle filosofie, ma resta ancorata ai fatti, diligentemente accertati, intel- ~i! I'.,' ''. ~, 1 1 Da "Il Ponte," agosto 1951, pp. 916·918, a firma "Gaetano Salvemini." Camille Barrère (1851-1940) fu ambasciatore della Francia a Roma dal 1898 al 1924. [N.d.C.] 232. Bibloteca Gino Bianco
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