Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Recensione di "Socia/ and Diplomatic Memories'' di f. Rennell Rodd sul cardinale segretario di Stato una pressione non desiderata, questi aveva da Pio IX l'ordine di presentare il testo di un messaggio, in cui Lord Palmerston offriva al papa di farlo condurre a Malta su una nave inglese, qualora Garibaldi arrivasse a Roma. E questo documento era accompagnato dalla osservazione che la Francia non era la protettrice unica del Vaticano (I, 47). L'ufficio tenuto da Lord Odo a Roma nacque verso il 1820 in una maniera assai curiosa. Era andato a Roma per ragioni di salute un diplomatico inglese, che era stato fino allora segretario di legazione a Monaco. Stando a Roma, il diplomatico si mise ad inviare al Foreign Office, di propria iniziativa, informazioni su ciò che gli accadeva di conoscere facendo la cura climatica. Roma cos1 apparve centro di osservazione tanto interessante, che il Governo inglese vi mantenne quel diplomatico senza alcun incarico ufficiale, in posizione ufficiosa. E alla sua morte, gli successero altri agenti sempre ufficiosi, fino al 1870, quando per la occupazione italiana Lord Odo Russell fu richiamato e non piu sostituito fino alla guerra europea (I, 47). Su Cavour, le Memorie di Sir Rennell Rodd raccolgono un aneddoto veramente caratteristico per dimostrare la stupenda perspicacia dell'uomo. In uno dei suoi viaggi a Roma, nel 1858, Lord Odo si fermò a Torino, ed ebbe un colloquio con Cavour. Cavour gli disse che l'anno dopo ci sarebbe stata guerra coli'Austria. Lord Odo gli oppose che il Piemonte avrebbe sollevato contro di sé tutta l'Europa, se avesse assalito l'Austria. "Supponete, invece, che noi riesciamo a farci attaccare dall'Austria," disse Cavour. Lord Odo domandò se questo sarebbe stato possibile. "Sf," rispose Cavour, "ma non subito; noi saremo pronti l'anno prossimo. Il periodo migliore per la campagna comincia in maggio. L'Austria ci attaccherà allora." Lord Odo credette che Cavour lavorasse di fantasia, e scrisse in questo senso a Londra. Ma il Governo austriaco dichiarò la guerra proprio il 3 maggio 1859, secondo il programma di Cavour (I, 47). Sulla visita di Vittorio Emanuele II a Berlino nel settembre del 1873 era già noto l'aneddoto del re d'Italia, che scendendo alla stazione, al primo incontro col vecchio imperatore Guglielmo I, gli disse francamente: "Io debbo avvertire Vostra Maestà che nel 1870 io ero pronto a prendere Ie armi contro di lei" (Matter, Bismarck et son temps, Alcan, Paris 1905, III, p. 366). Sir Rennell Rodd ripete quest'aneddoto (I, 121) avendolo raccolto da un uomo politico assai autorevole, Georg von Bunsen. Notizie assai curiose su Garibaldi, l'A. delle Memorie raccolse nel 1889 dalle conversazioni che ebbe ad Aleppo con Elpis Milena, una delle amiche intime del condottiero (I, 174-177). Una vivace e interessante descrizione della vita romana intorno al 1890-91 si può trovare a pp. 251-263. Specialmente curioso è un piccolo incidente fra Crispi e l'ambasciatore britannico, Lord Dufferin. Poco dopo il suo arrivo a Roma, Lord Dufferin andò da Crispi, Primo ministro e ministro degli Esteri. Alla sua entrata nella stanza di Crispi, questi non si levò dal tavolo, dove stava a scrivere, come era richiesto dalle regole dell'etichetta; 231 BiblotecaGino Bianco

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