Fra storia e politica secolo decimosettimo, ma a cominciare dal secolo XVIII essa perdé ogni vigore. E allora? Secondo problema. - Esiste un "genio dell'Italia? " Se San Francesco e Leone X, Dante e D'Annunzio, Toscanini e Mussolini sono tutti italiani, che diavolo mai è il genio dell'Italia? Recensione della "Storia del Risorgimento e dell'Unità d'Italia" di C. Spellanzon1 CESARE SPELLANZON, Storia del Rùorgimento e dell'Unità d'Italia, voi. IV, Dalt armistizio Salasco alla fuga del Papa dallo Stato Romano e alle agitazioni per la Costituente Italiana, con 500 illustrazioni nel testo, Rizzoli e C., Milano 1950. Iniziata come lavoro di divulgazione, questa "Storia" è diventata, via facendo, una monumentale ed eccellente opera originale, fondata non solo su una stupenda conoscenza delle bibliografie, ma anche su preziosi documenti prima non utilizzati. Aggiunge pregio alla pubblicazione una grande dovizia di illustrazioni scelte con intelligenza dall' autore, e curate con generosità signorile dall'editore. Dovranno passare molti anni prima che questa storia ceda il posto a qualcosa di meglio costruito e piu riccamente illustrato. Ma arriverà lo Spellanzon a finire l'opera prima di morire? Occorreranno, credo, altri cinque o sei volumi per raggiungere il traguardo. In questo quinto volume, il capitolo undecimo, cioè centoquaranta pagine, cioè un volume di circa trecento pagine in ottavo, sono dedicate alla storia dell'Europa. È una giusta reazione contro la scempiaggine di chi considera la storia del Risorgimento italiano come qualcosa di per sé stante, quasi che non esistano interdipendenze tra l'Italia ed il resto del mondo. Si può per necessaria divisione di lavoro scrivere una Storia d'Europa con speciale riguardo al Risorgimento italiano; non esiste un Risorgimento italiano scorporato dalla Storia d'Europa. Ma il capitolo undecimo in questo volume sembra una cornice piuttosto sproporzionata al quadro. Non era facile conservare le giu!>teproporzioni; eppure la nobilitade dello scrittore si vede appunto nel saper resistere alla tentazione di fare il passo piu lungo della gamba. Ho fatto forza su me stesso per scrivere queste parole, e debbo far forza per non sopprimerle dopo averle scritte. Perché leggendo quel capitolo ho mol1 Da "Il Ponte," dicembre 1951, pp. 1642-1643, a fuma "Gaetano Salvemini." [N.d.C.] 22'8 Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==