Fra storia e politica anche contraria ai miei principi politici, che sono affatto all'americana e alla svizzera, e non alla francese. Gli uomini di un paese collocati a comandare un altro, saranno facilmente occasione di discordie e sempre ostacoli di (a?) libertà." Poche settimane prima, il 17 febbraio, aveva scritto: -1,Io sono federalista, cantonalista, e non intendo meglio le fusioni repubblicane che le - regie [ ...] . Poco potrei fare in un paese dove non sono conosciuto e che non conosco [...] . Io posso farmi utile alla causa quando mi si lasci lavorare nel mio angolo e a modo mio." Sapeva che cosa significasse la parola federalismo. Proprio nel gennaio di quest'anno una commissione parlamentare ha esaminato quali città debbono essere designate come capiluoghi della regione abruzzese e della calabrese. Per la regione abruzzese si disputano la palma l'Aquila e Pescara, ma il Molise, aggregato agli Abruzzi da una Costituente, i cui componenti non sapevano né dove stava il Molise né dove stavano gli Abruzzi, non vuole avere come capoluogo né l'Aquila né Pescara; vuol fare da sé. Un comitato andato sul luogo a studiare la posizione geografi.ca, i motivi storici, il ritmo della vita economica, e chissà quante altre recondite cose che avrebbe potuto scoprire in una biblioteca di Roma, ha fatto come l'asino di Buridano: non ha saputo scegliere. Un altro comitato, incaricato di scoprire le Calabrie, ha deciso "in linea di massima" per Catanzaro contro Cosenza. Cattaneo, se alzasse il capo dalla tomba, direbbe ai due comitati e alla commissione e alla Camera e al Senato: "Lasciate che gli interessati risolvano da sé quelle questioni locali, e finché non si metteranno d'accordo, lasciate le cose come stanno. Voi della Val d'Aosta non avete nessuna competenza per scegliere fra Catanzaro e Cosenza. E voi della Sardegna con che diritto vi impancate a decidere una questione abruzzese? Badate alle rogne di casa vostra e non occupatevi delle rogne altrui." Recensione di "T he Genius of I taly" di L. Olschkl LEONARDO 0LSCHKI, The Genius of ltaly, Victor Gollancz, London 1956. Secondo Olschki, il "trionfo della musica" in Italia nei secoli decimosettimo e decimottavo fu una nuova manifestazione di quella stupenda vitalità che aveva prodotto il Rinascimento nei tre secoli precedenti. Quel 1 Da "Il Ponte," agosto 1950, pp. 937-938, a firma "Gaetano Salvemini." [N.d.C.] 226 BiblotecaGino Bianco
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