Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Giuseppe Mazzini nel 1848 mani. 115 "Nelle rivoluzioni piu che in ogni altra cosa l'armonia è condizione essenziale del moto. Quando esiste disparità, sconnessione, disarmonia tra gli elementi e la tendenza che ad essi s'imprime, tra- chi dirige e chi ,, 116 segue, non v e speranza. "Noi," prometteva il Mazzini a nome della Giovane Italia, "non tenteremo alleanze coi re, non ci illuderemo a sussistere liberi per via di trattati e d'astuzie diplomatiche, non mendicheremo salute ai protocolli delle conferenze o alle promesse ministeriali; perché noi, levandoci a repubblica, sappiamo d'entrare in una guerra irreconciliabile col principio che predomina tuttavia i governi d'Europa, - perché oggimai noi non potremmo sperare tolleranza o transazioni dai princ1p1, se non brevi, menzognere, covanti una guerra sorda e rinnegando per sempre alcune conseguenze dei nostri principii. 117 Queste critiche faceva il Mazzini nel 1832 e '33 all'azione della Carboneria, e queste promesse faceva in nome della Giovane Italia, e su questi intenti egli modellava la sua opera di educatore e di agitatore fino al 1847. Nel 1848 egli dimenticò le critiche, dimenticò le promesse, mutò completamente tattica e contribuf alla rovina della democrazia e dell'Italia. Le parole da lui scritte nel '32 sono la piu spietata critica di ciò che egli operò nel '48. L'èroico apostolato della Giovane Italia, fra gli altri effetti, ebbe anche quello di obbligare molti conservatori ad occuparsi della questione italiana, alla quale tanti uomini egregi dedicavano l'opera e la vita; questi conservatori - pur rimanendo nel fondo dell'anima conservatori - si davano delle arie di commiserazione per le vittime del dispotismo, facevano vista - quando non c'era troppo pericolo - di aver simpatia pel movimento nazionale; ma in fondo si guardavano bene dallo scomodarsi e dal compromettersi. Nacque cosf il Partito moderato, la cui funzione nel movimento italiano è stata quella di ingannare con la maschera di un liberalismo all'acqua di rose i militanti della causa nazionale, per intervenire a momento opportuno nel movimento nazionale, porsi alla sua direzione e volgerlo a vantaggio non dei partiti democratici, che l'avevano promosso, ma del Partito conservatore, che l'aveva sempre contrariato. La tattica del Partito moderato riesd sempre in grazia della ingenuità dei democratici. E fin dal '34 il Mazzini cercava di opporsi alle illusioni, che andavano determinandosi nel seno del suo partit-0. Avete fede - egli scriveva a un giovane che cominciava a sperare il rinnovamento d'Italia da un movimento moderato-monarchico - avete fede nei destini d'Italia? allora staccatevi dalle idee di trattazione anche momentanea, anche concepita come gradino al meglio, e siate repubblicano, repubblicano fin d'oggi apertamente. Però che tutte le altre idee sono illusioni, menzogne della vecchia politica. Create una o piu monarchie costituzionali in Italia: avrete sancita, educata, fortificata un'aristocrazia, s MAzzINI, Opere. 6 MAzzlNI, Opere, I, p. 353. 7 MAzzoo, Opere, I, p. 357. Bibloteca Gino Bianco 213

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