Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Fra storia e politica ~liato a Bellazzi di mandare copia autentica dell'atto di deposito al conte Casati.6 Mi disse d'averlo fatto e poi non venne piu da me, né mi tenne favella e mi tolse il saluto" e finisce cosf: "Oggi scriverò a Bellazzi e a Daelli di Capolago,7 e ti terrò sempre informato d'ogni cosa." Non è bisogno di dire che il conte Casati non ebbe da Bellazzi veruna comunicazione. - Io riscrissi a C(orrenti), stimolandolo a procacciarsi intorno a questo affare tutte le possibili notizie e rappresentandogli che la cosa lo riguarda assai da vicino; mi rispose, facendomi di grandi promesse, lagnandosi di tutto e di tutti, dicendo che noi l'aggraviamo a torto di una responsabilità che non gli tocca. Io gli replicai, richiamandogli i fatti, le circostanze, i testimoni e finora non ebbi risposta. - Persuaso che C(orrenti) o non si piglierà gran premura della cosa, o esporrà le notizie che gli verrà fatto di raccogliere, nel modo a lui piu utile, ho cercato di procacciarmi altri ragguagli: spero d'averli presto e te ne darò subito notizia. - Del resto, il principal carico va proprio addosso a C(orrenti), il quale lasciò in balfa di un capoverrino un deposito di tanta importanza. E che gli (a Bellazzi) sia stato lasciato da lui, lo possiamo attestare io Scanzi e Fava; e ch'egli abbia sempre presunto di tener la mano su quel deposito, lo sa Casati, lo sanno tutti i membri della Consulta; tu in ispecie lo sai pei discorsi che ne facesti con lui medesimo. Bellazzi, che fu creatura sua per un bel pezzo, s'affratellò tutto in appresso coi rossi e gli negò ubbidienza: ma di ciò a chi la colpa? - Intanto in questa brutta storia le parti vanno distribuite cosf: C(orrenti) è un depositario trascurato e che in questo particolare porta la pena di quel suo essersi tenuto sempre in fra due, e quindi sempre nell'incertezza d'aver domani i suoi amici e devoti d'oggi8 ; Bel.lazzi o è un monello sfacciato o fa le viste di esserlo; è per lo meno lo strumento di cui i rossi. si servirono per avere a loro disposizione quel deposito, a cui facevano all'amore da un pezzo: s'egli poi li abbia serviti per prezzo, per devozione di partito, o per leggerezza, lo sapremo in appresso. I ragguagli ch'io ne ebbi, me lo dipingono nella piu stretta miseria e i rossi di solito le loro bricconerie le fanno senza scapito della borsa; R(estelli) è l'avvocato repubblicano gesuita, che non si fa scrupolo di dire ciò che non è vero, purché non sia materialmente il falso, da che il fine scusa i mezzi. V... è un asino, che si lascia infinocchiare dall'avvocato e che raffigura a cappello in questa faccenda ciò che fanno gli uomini del popppolo. V. C... è l'uomo d'azione, che per ossequio all'idea va a Genova a farvi un'azione da cavaliere d'industria; e da ultimo il notaio del Canton Ticino rappresenta la legalità elastica dei governi repubblicani-democratici. Il (Cattaneo)9 poi è il birbante di primo conio, che approfitta di tutte queste fiacchezze, viltà o bricconerie, per satollare il suo tetro odio e la sua scellerata invidia. - Del resto, tùtti sappiamo che cosa sono i notai del Ticino e che cosa sono i rossi; onde non è da far le maraviglie che il deposito sia stato violato. Esso contiene: 1) la corrispondenza del Governo provvisorio con gli agenti del campo; 2) i protocolli delle sedute segrete del Governo provvisorio; 3) tutte le carte appartenenti al cosf detto protocollo segreto, che formeranno da 125 pezze, tra le quali le piu importanti sono le corrispondenze di Casati con Hartig, 10 le proteste di A(nelli) e di G(uerrieri) 11 fatte in diverse occasioni, le carte attinenti al progetto X,u e varie denunzie contro individui. 6 Gabrio Casati fin dal novembre '49 aveva tentato farsi consegnare dal Bellazzi le carte; ma questi con lettera del 19 novembre s'era rifiutato. 7 Era il direttore della Tipografia· Elvetica, dalla quale era pubblicato l'" Archivio Triennale." a Da queste parole argomentiamo che il C... sia Cesare Correnti, segretario del Governo provvisorio nel '48, il quale s'era appunto in quel tempo tenuto in bilico fra moderati e democratici; vedi I partiti politici milanesi, pp. 123 e 125. 9 Il Casati non ha avuto il coraggio di metter qui neanche l'iniziale del nome, che certo è quello del Cattaneo. Anche i moderati - pare impossibile! - qualche volta hanno un po' di pudore. 10 Questa corrispondenza deve aver rapporto con le trattative segrete di Carlo Alberto e del Governo provvisorio coll'Austria per la pace, restando l'Austria padrona del Veneto. Vedi I partiti politici milanesi, pp. 133 sgg. 11 Sono i due membri del Governo provvisorio, che protestavano contro la politica vergognosamente sleale di Casati e dei moderati. Vedi I partiti politici milanesi, pp. 123, 132,1 138. 12 Questo progetto deve riferirsi probabilmente al colpo di stato, che Vitaliano Borromeo proponeva a Carlo Alberto, o al tumulto dell'Urbino, o all'arresto e deportazione di Cattaneo. Vedi I partiti politici milanesi, pp. 122 e 131. 208 Bibloteca Gino Bianco

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