Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici senza badare alla persona da cui sono poste. La storia personale di Gauss è del tutto irrilevante per la questione della sufficienza della sua prova che ogni equazione ha una radice; e l'incongruenza della storia delle maree di Galileo è indipendente dai motivi personali che indussero Galileo a sostenerla. 2 Notare la prevenzione di uno scrittore è utile, anzi necessario. Ma ciò che importa è se lo scrittore abbia soppresso o deformato dei fatti per indulgere alla sua prevenzione. Il critico deve mettere in evidenza i fatti soppressi o deformati e non soltanto sbarazzarsi del libro a causa della sua prevenzione. Il fatto è che il critico non si sbarazzerebbe del libro se esso fosse permeato della prevenzione cara al suo cuore. Egli allora esalterebbe l'autore come imparziale, non prevenuto e di larghe vedute. Senza dubbio i preconcetti sono pericolosi. Lo storico o il sociologo che non è pronto a metterli da parte in caso di bisogno è capace di tenere nell'ombra quei fatti che non sono in armonia col suo diletto sistema e di dare un indebito rilievo a quelli che si accordano con il suo spirito partigiano. Ma negare allo storico o al sociologo il diritto di avere dei preconcetti e delle prevenzioni significherebbe precludere molte fonti di preziose scoperte. D'altra parte lo storico o il sociologo deve essere conscio cli essere prevenuto ed essere in guardia contro la sua prevenzione. Egli dovrebbe chiedersi ad ogni tappa della sua indagine quali obiezioni potrebbero essere sollevate da una persona bene informata avente la prevenzione opposta. Inoltre egli dovrebbe confessare francamente la sua prevenzione al lettore in modo che il lettore a sua volta possa esser messo in guardia. La differenza fra lo storico e l'agente di propaganda non consiste nel fatto che il primo non sia prevenuto e il secondo sf, e che il primo esponga soltanto fatti la cui veridicità possa essere provata mentre il secondo diffonde informazioni false. Entrambi possono fare affermazioni esatte e inesatte. Ma lo storico presenta onestamente al suo pubblico tutte le versioni che gli sono note di un fatto controverso ed espone tutti gli argomenti che lo inducono non solo ad accettare una versione ma a ripudiare tutte le altre. L'agente di propaganda inizia la sua esposizione vantandosi di essere privo di prevenzioni, imparziale e di larghe vedute e giura che egli dirà la verità, tutta la verità, niente altro che la verità, ma egli distingue in base alla propria prevenzione i fatti che vuole esporre da quelli che vuole nascondere. E quando non può nascondere una versione diversa dalla propria, deforma gli argomenti che n1ilitano in favore di questa e cosf cerca di persuadere il suo pubblico a credere ciò che non crederebbe se gli fossero presentati tutti i fatti e gli argomenti pro o contro la sua versione. L'agente di propaganda è disonesto anche quando non ha bisogno di mentire perché è sua intenzione d'ingannare anche quando dice la verità. Lo storico, al pari di qualsiasi altro scienziato onesto, può essere tratto in errore dalla sua prevenzione. Perciò le sue affermaz M. R. CoHEN e ERNEST NAGEL, An Introduction to logie and scientific method, New York 1934, p. 380. 160 BiblotecaGino Bianco

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