Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Storia e scienza veni.mento ricordato dal documento interviene l'attività di coloro che si proposero di trasmettere la memoria dell'avvenimento per mezzo del documento. E dovunque la volontà umana consapevolmente trasmette il ricordo di un fatto c'è una possibilità di errore o di inganno intenzionale. Ci sono documenti falsificati, quali la fan1osa donazione di Costantino, che, secondo l'ipotesi piu accreditata, fu messa insieme dalla corte papale durante il secolo ottavo. Un trattato internazionale pubblicato dalla stampa può essere accompagnato da clausole segrete la cui conoscenza rovescerebbe praticamente il significato apparente del trattato. Le collezioni di documenti diplomatici che i Ministeri degli esteri pubblicano di quando in quando per giustificare la loro attività sono di regola piu o meno abili contraffazioni. Documenti di date diverse sono fusi in un solo documento; un documento di un dato giorno o di una data ora è attribuito ad un altro giorno o ad un'altra ora; documenti essenziali sono mutilati ed altri addirittura soppressi cos1 che quelli che vengono pubblicati acquistano un significato falso. Il "libro giallo" pubblicato nell'estate del 1914 dal ministro degli Esteri francese sugli avvenimenti che condussero allo scoppio della guerra mondiale è un esempio classico di questo genere di mistificazione. Ancora, un documento può essere autentico e tuttavia non veritiero. I contraenti che vanno davanti a un notaio per stendere un atto di vendita con tutte le dovute formalità possono essersi accordati sull'inserzione di un prezzo che non corrisponda alla somma effettivamente pagata o possono anche ossere stati conniventi in un prezzo falso. Nel giugno 1902 il ministro degli Esteri italiano impegnava il suo governo a non partecipare ad una guerra di aggressione contro la Francia e lasciava al Gabinetto di Parigi mano libera in Marocco. In compenso il Governo francese lasciava agli Italiani mano libera in Libia. Alle note contenenti questi accordi fu data una falsa data, quella del 2 novembre di quell'anno e sotto questa falsa data esse furono pubblicate nel 1919. In altre parole, quando lo storico lavora in base a resti egli ha bisogno soltanto di accertarsi che essi siano autentici. Una volta compiuto questo accertamento, egli si è posto in diretto contatto con un frammento del passato. Ma quando egli ha a che fare con un documento non basta accertarne l'autenticità. C'è l'ulteriore compito di scoprire se il documento contenga false affermazioni dovute ad errore o a deliberata mala fede da parte di coloro che lo compilarono. Come regola generale, tuttavia, un documento autentico può essere preso come registrazione accurata e veritiera dell'avvenimento di cui trasmette la memoria, a meno che non appaiano determinate ragioni di sospetto. Quand, uno lavora con documenti, lavora su- una base che è leggermente meno solida di quella dei resti. La situazione cambia in peggio quando lo storico ha a cht fare con relazioni. In questo caso mancano le garanzie di esattezza proprie dei documenti. Se la relazione è l'opera di un testimone oculare, l'attendibilità della descrizione dipende interamente dall'attendibilità del testimone. Noi possediamo sulla Rivoluzione bolscevica di cui la Russia fu teatro nel 147 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==