Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici ture attualmente viventi di organi che in passato erano attivi e vitali, ossa di uomini ed animali, armi, utensili, vecchi edifici, tombe, pitture, sculture, riti religiosi, discorsi, controversie, lettere, trattati filosofici, ecc. Ricordi sono quelle opere dell'intelligenza umana che sono state create con il deliberato proposito di conservare la memoria di avvenimenti: monumenti, iscrizioni, ritratti, documenti, fonti storiche nel senso piu stretto del tern1ine. I ricordi a loro volta si dividono in due categorie: documenti e relazioni. Un documento è un ricordo la cui esattezza è garantita da speciali formalità: l'intervento di pubblici ufficiali, la presenza di testimoni, la firma delle parti interessate, formule iniziali e finali, l'apposizione di sigilli. A queste categorie appartengono i trattati internazionali, atti di compra e vendita, testamenti, resoconti ufficiali di processi, inchieste, discussioni parlamentari e cosi via. Le relazioni sono narrazioni fatte o da testimoni oculari o da persone che hanno desunto le loro informazioni da testimoni oculari in tempi piu o meno lontani dagli avvenimenti. Esse comprendono autobiografie, biografie, cronache, iscrizioni su pietre tombali od altri oggetti, monumenti commemorativi, ritratti scolpiti o dipinti, ecc. Le pitture, sculture, costruzioni, poesie e lettere di Michelangelo sono resti. Essi ci danno i frutti della sua attività esattamente nella condizione in cui questi uscirono dalla sua mente nella prima metà del secolo decimosesto. Lo storico dell'arte può errare piu o meno nell'utilizzare questi resti per i suoi scopi. Ma le opere di Michelangelo continuano ancora ad esistere e qualunque persona può ricorrere ad esse per verificare le affermazioni dello studioso. Le rovine di Pompei sono un frammento di una città romana quale esisteva nell'anno 79. In questo caso non vi è alcuna barriera fra lo studioso di oggi e gli oggetti del suo studio. Nell'esaminarli lo storico si trova in diretto contatto con il passato. Egli lavora allo stesso modo del fisiologo che studia un organo, del chimico che analizza una sostanza, dell'astronomo che osserva una stella. È vero che i resti del passato molto raramente sono pervenuti fìno a noi in perfetto stato di conservazione. Essi hanno quasi sempre sofferto le distruzioni degli elementi o degli uomini. Essi sono stati spesso falsificati o addirittura fabbricati da contraffattori. Allo storico spetta il compito di ridare ai resti la loro forma originaria e di scoprire le contraffazioni. Errori sono stati sempre commessi e sempre lo saranno. Ma la tecnica moderna può essere giustamente orgogliosa dei risultati raggiunti in questo campo. Quando lo storico deve ricostituire il passato con l'aiuto di documenti egli è in una posizione meno favorevole. Un documento pretende di essere un quadro esatto di un avvenimento passato. Finché il documento non si~ completo con tutte le necessarie formalità legali, la transazione, sia essa una vendita, un testamento, un contratto, una sentenza, un trattato internazionale, resta nulla e vana. Nondimeno fra lo storico e l'av146 BiblotecaGino Bianco

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