Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici deve perciò essere assoggettata ad un esame critico sia nei confronti della sua esattezza che della sua sincerità. Questo è ugualmente indispensabile, sia che usiamo la storia di Erodoto per ricostruire le guerre persiane o le memorie di Trockij per studiare gli avvenimenti in Russia nel 1917. Molte statistiche ufficiali si pubblicano oggigiorno e le statistiche appartengono al regno delle scienze sociali. Ma molte di queste statistiche, sottoposte ai metodi della critica storica, sono utili soltanto come prova che nel nostro secolo non si sono inaridite le fonti dell'immaginazione poetica. Se la storia è la ricostruzione del passato, anche avvenimenti con- - temporanei a noi appartengono al passato. Il discorso tenuto al Congresso ieri appartiene al passato. Le note prese da un giornalista durante il discorso scmo archivi di questo passato. Chi si serve di queste note, sia egli storico o sociologo, deve accertarsi se il giornalista abbia dato o no una riproduzione fedele del discorso, cioè se, nel momento in cui egli ha preso gli appunti e li ha dati alle stampe, abbia male compreso o anche intenzionalmente male riferito il discorso dell'oratore, attribuendogli affermazioni che egli non ha mai fatte. Questa indagine critica è indispensabile, sia che abbiamo a che fare con un discorso tenuto ieri a Washington e pubblicato oggi in un giornale quotidiano, sia che studiamo le Filippiche di Demostene. La linea di demarcazione fra storia e scienze sociali non è di natura cronologica. Essa risulta dagli scopi diversi perseguiti dallo storico e dal sociologo. Quando uno studia l'organizzazione della famiglia in un dato paese, in un dato tempo, quali fattori abbiano determinato quest'organizzazione e quali circostanze recenti l'abbiano trasformata, egli fa una ricerca storica, indipendentemente dalla questione se il tipo di famiglia appartenga al passato o al presente. Se uno si serve di tutte le informazioni storiche disponsabili relativamente ai varii tipi di organizzazione familiare nel maggior numero possibile di paesi e di periodi, allo scopo di stabilire se ci siano o no caratteri costanti che possano dar luogo alla formulazione di leggi, allora egli si occupa di un problema di scienza sociale. L'astronomo, in quanto raccoglie le testimonianze sui fenomeni ·celesti osservati in passato, fa opera di storico, ma in quanto determina la periodicità, cioè le leggi ricavate da questi fenomeni, compie opera ana• loga a quella del sociologo nel campo delle relazioni umane. Nell'astronomia lo studio di dati storici e quello diretto a ricavarne delle leggi sono n1escolati. Nello studio delle relazioni umane c'è una divisione di lavoro fra storia, che ricostruisce i fatti, e scienze sociali~ che si dedicano a scoprire i caratteri uniformi e a dedurne delle leggi. Lo storico spesso si slancia a formulare delle leggi in base a fatti accertati dalla storia; d'altra. parte il sociologo è o dovrebbe sentirsi obbligato personalmente a verificare i fatti prima di formulare le leggi. Ma ai fini della nostra discussione terrò distinte l'opera dello storico da quella del sociologo, per quanto esse spesso coincidano, e includerò nella catego138 BiblotecaGino Bianco

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