Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici terminare la formazione del mondo moderno? In questi fatti· cosf complessi dovremo sempre accontentarci di nozioni approssimative e grossolane, e sarebbe follia il voler raggiungere la precisione per esempio dei calcoli astronomici. Ma da queste considerazioni non si ha il diritto di ricavare che la storia non è una scienza; si può solo affermare che l'applicazione dei metodi scientifici ai fatti storici è molto meno agevole e richiede maggiori cautele che l'applicazione degli stessi metodi ai fatti della natura fisica. Inoltre non bisogna dimenticare che anche nelle scienze naturali vi - sono fenomeni piu o meno complessi e quindi piu o meno facili a studiare; e di mano in mano che dalle scienze astratte e semplici si scende alle scienze applicate, riferentisi a oggetti concreti e quindi complessi, le difficoltà crescono e rampollano le discussioni e i dubbi.24 Viceversa vi sono rami delle scienze storiche, come la linguistica, la diplomatica, la pa• leografia, la metrica classica, la critica dei testi, ecc., i quali, sia perché i fatti presi in esame sono piu semplici, sia perché è stata per tempo seguita la utilissima pratica dell'isolamento dei fenomeni, hanno raggiunto oramai una quasi definitiva sistemazione scientifica e ci presentano i loro risultati con tali garanzie di solidità e di sicurezza, che non hanno nulla da invidiare a parecchi rami delle scienze fisiche. VIII Alla radice, insomma, di tutti gli argomenti che di solito si adducono per negare alla storia il carattere scientifico, risiede sempre il pregiudizio volgare che esista una scienza padrona di tutti i fenomeni, chiara e indiscussa in tutte le sue parti, capace di vedere, pesare, misurare, calcolare, riprodurre ed esperimentar tutto, superiore a qualsiasi suggestione esterna, immune da dubbi e da incertezze. E poiché le scienze storiche di questi privilegiati caratteri sono in verità prive, cosf è naturale che si neghi ad esse un posto fra le scienze e si cerchi introdurle ad ogni costo - mancando qualsiasi altro ricetto - nella serie delle elaborazioni artistiche. Ora una scienza di questo genere non è mai esistita, non esiste, non esisterà mai: la stessa geometria, di fronte alla quale tutti c'inchiniamo con venerazione mista ad invidia, comincia a diventar certa e indiscutibile solo dopo che vengano accolti alcuni determinati postulati come base ai ragionamenti posteriori: ora questi postulati sono discutibilissimi, come qualunque miserabile nozione storica, e dall'accoglierne alcuni e dal respingerne altri, i matematici costruiscono geometrie diverse ed indipendenti. Chi s'illude che la scienza sia comoda contemplazione di dogmi rivelantisi spontanei al nostro pensiero; chi pretende che gli scienziati siano pacifiche fraterie salmodianti il medesimo salmo nel medesimo tono può ri24 COLUMBA, Storia e metodo storico, p. 12. 134 BiblotecaGino Bianco

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