Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici non sia aiutata dalla facoltà di compiere esperimenti; sono condizioni, queste, dalle quali dipende la maggiore o minore difficoltà della ricerca; e sotto questo punto di vista sarebbe ridicolo negare che le scienze storiche devono fare assegnamento su minori strumenti d'indagine che le scienze naturali. Ma ciò non vuol dire che la storia manchi dei caratteri della scienza; vuol dire solo che la storia è una scienza obbligata a durare maggior fatica e usare maggiori cautele delle altre nella ricerca della verità; e in questo non è davvero piu disgraziata di parecchie scienze naturali, intente a studiare fenomeni che o non si ripetono piu naturalmente, con1e quelli della geologia e dell'origine della specie, oppure non possono essere riprodotti ad arte perché servano di esperimento, come quelli dell'astronomia e parecchi della geografia fisica e della meteorologia. VI Tutto questo - ci si dirà - può esser vero; m::i lo storico nel ricercare e coordinare i fatti non può astrarre dalle proprie idee morali, religiose, politiche, filoso.fiche; egli quindi darà sempre ai fatti un colore soggettivo derivante dalla sua personalità. Lo storico è seguace del determinismo economico di Marx? Ecco che ricercherà a tutti i fatti cause economiche, li raggrupperà in maniera da raggiungere piu facilmente lo scopo, magari trascurerà, anche in buona fede, i fatti che rifiutino di entrare nel quadro economico, e ci darà una rappresentazione sformata e falsa della realtà. Se egli invece è seguace della teoria individualista di Carlyle, di Emerson, di Lehman, di Tarde, vedrà in tutte le grandi trasformazioni sociali una ·sola causa: l'opera iniziatrice e creatrice degli uomini di genio. Se invece crede che ogni popolo porti seco attitudini innate e immutabili, determinatrici delle azioni, vedrà in fondo a tutti i fatti storici la razza, ogni conflitto sarà una lotta di razze, ogni progresso o regresso dipenderà dal trasformarsi in meglio o in peggio della razza. Se siete cattolico, la Riforma protestante e la Rivoluzione francese diventano per voi manifestazioni dello spirito diabolico; viceversa un seguace del libero pensiero troverà che gli uo111ini della Rivoluzione francese e i loro figli prediletti, quelli della Rivoluzione italiana, ebbero un gran torto nel non arrivare fino in fondo nella lotta contro la superstizione religiosa. E i fatti, in mano ai singoli storici, saranno come i burattini in mano al burattinaio: diranno tutto ciò che ognuno vorrà. "Da epoca ad epoca, da ingegno a ingegno, a seconda delle condizioni nuove che aprono nuovi orizzonti alla coscienza, le coscienze trasformate trovano altre ragioni di credere e di non credere, scoprono contraddizioni non prima pensate, e concepiscono in modo diverso i fatti medesimi. 1119 La ricerca scientifica, invece, è . del tutto oggettiva; e quando uno scienziato riesce ad assodare dei fatti o a determinare dei rapporti, subito la sua idea 19 TRIVERO, Classificazione delle scienze, pp. 109 sgg. 126 BiblotecaGino Bianco

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