Problemi di riforma scolastica Nessuno si sarebbe mai sognato che a un certo punto, per perequazione del lavoro, si sarebbe inteso il diritto di tutti gl'insegnanti ad abbrutirsi disputandosi, al di là dell'orario obbligatorio, la maggior quantità possibile di classi aggiunte fino al limite fatidico delle 28 ore. Queste 28 ore s'intendevano come un limite che il ministero potesse raggiungere solo in alcuni casi straordinari e in via provvisoria, non come un limite che dovesse raggiungere per tutti gl'insegnanti. Orario normale doveva essere l'orario obbligatorio, nei limiti, del quale e non oltre il quale, si chiedeva perequazione e aumento di stipendio per tutti. Con l'applicazione della legge sullo stato economico le posizioni si sono del tutto rovesciate. Le 28 ore settimanali sono divenute un diritto per tutti i professori. Molti che una volta, essendo gravati di scarso orario obbligatorio, protestavano contro la perequazione del lavoro e si dichiaravano incompetenti a insegnare (gratis) altra materia che non fosse la loro, a un tratto, dopo che hanno raggiunto il limite obbligatorio imposto a tutti dalla nuova legge, cioè dopo che hanno cominciato a poter chiedere ore in piu con la sicurezza di un ulteriore guadagno, si sono dati alla caccia furiosa delle classi aggiunte, sentendosi a un tratto divenuti competenti a insegnare mille materie insieme. Altri che una volta, essendo troppo aggravati, chiedevano una diminuzione dell'orario obbligatorio con mille argomenti tutti fortissimi, si sono improvvisamente avvisti di poter lavorare molto piu di una volta, e via di corsa anch'essi verso la meta trionfale delle 28 ore. I professori di ginnasio inferiore invidiano quelli delle scuole tecniche, che paiono - beati loro! - capaci delle 28 ore, e chiedono per questo motivo e non per altro, il ruolo unico classico. Chi ha 15 ore e non può ridurle a 14 (14 X 2 = 28), chiede che il limite massimo sia portato a 30 ore (15 X 2 = 30). Altri I ben presto vorrà ii limite massimo di 32 ore. In alcuni licei l'insegnamento del latino è stato diviso da quello del greco per dar modo ai professori di arrangiarsi distribuendosi la maggior quantità possibile di ore. In alcune scuole tecniche la storia è stata divisa dalla geografia, come se otto insegnanti contemporanei non fossero già troppi. In altri istituti le classi sono state distribuite in maniera tale, che gli alunni dovrebbero per la stessa materia cambiare insegnante ogni anno. E i burocratici di Roma lasciano fare, perché, disprezzati da tutti, paurosi di ogni stormir di foglia, occupati a propiziarsi deputati e senatori e giornalisti per avere appoggi contro i colpi di testa dei ministri, ignari - poveretti! - dell'abici della didattica, incapaci a fare il bene, non conservano oramai piu che la capacità di secondare e promuovere il m;:ile. Ma ciò che la burocrazia non avrà mai il coraggio di fare, deve farlo, senza indugio, la Federazione. Se gl'insegnanti vogliono organizzarsi a danno del paese e della scuola, in questo caso la Federazione lasci pur correre senza una voce di protesta questo scandalo ignominioso delle classi aggiunte, sol perché molti 246 BibliotecaGino Bianco
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