Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Problemi di riforma scolastica parsi, non dobbiamo dissimularci che questo è avvenuto non tanto per la nobilissima campagna di Ciccotti e Bissolati, quanto per la ignobilissima voglia che Giovanni Giolitti aveva di sbarazzarsi d'un formidabile avversario: rivalità da galeotto a marinaro, e l'uno accoppò l'altro col pretesto della morale. La vera ragione, per cui i politicanti si sbracciano a conservare la responsabilità ministeriale, è che la responsabilità dev'essere accompagnata dalla onnipotenza; e onnipotenza ministeriale vuol dire onnipotenza di coloro che creano e abbattono i ministri: onnipotenza dei senatori e dei deputati, che potranno cos1 distribuire gl'impieghi, i trasferimenti, le promozioni, e soprattutto scansare le punizioni ai loro grandi elettori, ai figli dei grandi elettori, ai mariti delle loro cocottes, ai giornalisti del partito, ecc., ecc., ecc. Per ispiegare la battaglia, che si è combattuta alla Camera contro l'art. 4 della legge sullo stato giuridico, il quale frenava i trasferimenti per ignote ragioni di servizio, basta leggere queste parole del Fraccaroli: I professori delle scuole secondarie, esposti sempre al pericolo di trasferimento, sono abbandonati alla baHa delle fazioni e degli uomini. Si provi un po' il professore a voler fare il dover suo senza guardare in faccia a nessuno, e vedrà che cosa gli tocca (p. 159). Il rimedio a siffatte vergogne non si può trovare se non in un sistema amministrativo e costituzionale, in cui, disciplinati per legge i diritti e i doveri degl'insegnanti, circoscritto lo strapotere dei minis.tri col freno di corpi tecnici permanenti elettivi, l'uomo politico, portato dalle vicende parlamentari al Governo dell'istruzione, sia semplicemente il sorvegliante dei funzionari, debba star H solo a curare che la volontà sovrana del Parlamento, manifestata nella legge, sia rigidamente eseguita e non frustrata dai funzionad. Deve sparire la fittizia responsabilità ministeriale, e deve esistere l'effettiva responsabilità personale del funzionario. Era questo il concetto informatore del primitivo disegno di legge· sullo stato giuridico degl'insegnanti secondad. Ma, mentre leggi gravissime per l'economia e per l'onore nazionale sono presentate, discusse,· approvate in pochi giorni, questa povera piccola leggina da due anni promessa non riesce ancora a raggiungere il porto, sebbene, via via, sia andata alleggerendosi di molte fra le migliori disposizioni primitive. L'on. Orlando fece le viste di accoglierla, col pensiero recondito di non farne nulla, e, mentre si proclamava desideroso di por fine agli arbitd, ne commetteva allegramente per conto suo, e ricopriva di favori proprio quelli fra gl'insegnanti che piu accanitamente res'pingevano la legge giuridica con la pregiudiziale del miglioramento economico. La Massoneria, che dalla legge sullo stato giuridico vedeva inacidita la fonte dei favoritismi massonici, contribu1 poderosamente alla campagna immorale, ma molto si pentirà della propria disonestà non appena _la prevalenza clericale porrà la responsabilità e la on224 BibliotecaGino Bianco

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