Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Discussioni scolastiche assai liberale di esami complementari consente ai convertiti di passare dall'uno all'altro tipo di scuola; e con questa assoluta libertà di scelta nessun papà e nessuna mammina hanno il diritto di incoraggiare il loro bebé a non studiare il greco piuttosto che la matematica, o la matematica piuttosto che il greco, oppure a non studiare né la matematica né il greco. Questa razionale soluzione del problema è impedita in Italia dalla miseria del bilancio della Pubblica Istruzione - le riforme serie non si fanno senza quattrini, e dal momento che i quattrini si sperperano per la ma- , rina e per l'esercito, è naturale che non ce ne sia per l'istruzione: motivo per cui hanno mille ragioni i professori apolitici ... conservatori a dire che la questione scolastica non è questione politica -; ed è impedita dalla intrattabile intransigenza dei classicisti ultra, i quali vedono la salvezza del genere umano solo nell'obbligo di studiare (senza imparare) il latino e il greco, imposto alle guardie municipali come al professore d'italiano, al futuro storico del diritto come alla futura levatrice autorizzata. Dalla intransigenza dei classicisti, combinata con la mancanza dei fondi necessar1 alle grandi riforme, è nato il sistema di costringere tutta la gioventu verso l'antica scuola classica. Ma, poiché anche i ciechi vedono che il solo latino e il solo greco non possono bastare alle necessità della vita moderna, abbiamo inserito nella scuola classica la storia, la geografia, le scienze naturali, la trigonometria, il francese, ecc., ecc. E, quando ci siamo avvisti che cos1 non si andava avanti, abbiamo escogitato il diritto di scegliere fra il greco e la matematica, in attesa di proclamare il diritto di scelta fra il fare una noiosa traduzione da Senofonte e l'andare a giocare una bella partita a bigliardo. -Il Fraccaroli non appartiene proprio all'Estrema Destra del classicismo. Pur difendendo vigorosamente la cultura classica, riconosce che né i bottegai né gl'impiegati delle poste o deile ferrovie hanno, in quanto sono bottegai e impiegati, bisogno del latino e del greco... Il passare otto anni tra il latino e il greco, senza apprenderne nulla o quasi nulla, ammetto anch'io che non sia il migliore esercizio né per diventare un uomo colto, né per imparare a lavorare (pp. 87-8). E chiede che alle necessità di questa classe della popolazione si provveda con le scuole professionali - e i quattrini? ahi, la politica! - ma noi vorremmo che Fraccaroli facesse un altro passo in avanti. E riconoscesse che, non solo all'impiegato e al bottegaio, ma anche all'avvocato, che non voglia diventare giurista eminente o storico del diritto, possa riescire piu adatta la conoscenza dell'inglese che quella del greco. È vero che la scuola secondaria deve avere una funzione soprattutto educativa. In questo noi condividiamo pienamente l'opinione del Fraccaroli, e approviamo la difesa che egli fa dell'insegnamento educativo letterario contro i sostenitori di un esclusivo indirizzo utilitario scientifico. Ma non ci sembra che il Fraccaroli dimostri con altrettanta fortuna la grande inferiorità educatrice delle letterature moderne in confronto delle letterature classiche. E, anche ammesso che le letterature moderne - in221 · BibliotecaGino Bianco

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