Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Discussioni scolastiche Senza dubbio il Congresso di Roma, oltre ad affermare un princ1p10 di solidarietà generica coi gruppi politici democratici, deliberò anche l'appoggio elettorale a candidati d'Estrema Sinistra. E questa decisione, imposta dalla imminenza delle elezioni a cui era bene necessario partecipare coerentemente all'affermazione generica, se non si voleva fare la burletta delle semplici dichiarazioni accademiche care agli opportunisti e ai vili, oscurò nel nostro pettegolo mondo politico e giornalistico il significato largamente politico del Congresso di Roma, riducendo tutto a una meschina questioncella elettorale. Inoltre l'accoglienza, fatta alla deliberazione di Roma da certi democraticoni patentati, ci dà argomento a chiederci se forse noi non abbiamo in qualche cosa errato, considerando in blocco tutti i deputati dell'Estrema Sinistra come rappresentanti autentici di quella sana corrente democratica, dalla cui vittoria solamente rioi siamo convinti possa derivare il rinnovamento scolastico; ci obbliga spesso a domandarci se con la deliberazione di Roma noi non abbiamo per avventura messo margaritas ante porcos. L'avvenire confermerà o dileguerà i dubb1; ma anche se alcuni o magari tutti gli uomini dell'Estrema Sinistra dovessero dimostrarsi incapaci di raccogliere la voce nostra sulle questioni scolastiche, insieme a tutte le altre grandi voci di dolore e di speranza del paese, non per questo noi ci dichiareremmo apolitici e ci daremmo a rappresentare nella società moderna la parte dei filosofi. salariati, dichiarandoci estranei ad ogni questione politica e religiosa, cioè pronti a insegnare il catechismo sotto un ministro clericale o a sbranare i preti sotto un ministro massone, sbarcando il lunario da .un 27 all'altro senza guardare alla vita che intorno ci freme, non sapendo di avere nella società moderna una grande funzione sociale da compiere, e di doverla compiere come cittadini e non solo come insegnanti. Il giorno in cui dovessimo convincerci essere gli attuali gruppi politici ufficiali della democrazia in tutto o in parte incapaci di attuare l'ideale nostro, non faremmo se non continuare con rinnovato ardore la propaganda e• l'agitazione per suscitare nel paese un'opinione scolastica e democratica, convinti che, o prima o poi, altri gruppi politici sorgerebbero a rappresentare piu degnamente le nostre idee e a meglio meritare l'amicizia nostra. I bollori di Roma, caro Maestro, non isfumeranno neanche se non sarà piu - come sembra - una burletta la promessa del miglioramento economico, a cui i conservatori sono stati condotti non da un apprezzamento organico delle necessità scolastiche, ma dalla paura del Congresso di Roma e dalla speranza di sfasciare la Federazione democratica distribuendo a destra e a manca un po' di soldini. Altre battaglie gl'insegnanti devono ancora combattere se vogliono essere degni del loro ufficio; gli ordinamenti scolastici sono tutti da rifare e nessuna seria riforma è possibile senza spese notevolissime; dopo avere coraggiosamente denunciate e tenacemente a~versate finora le inframmettenze immorali dei politicanti liberali e massoni nell'amministrazione scolastica, occorrerà fra breve iniziar battaglia anche contro le inframmettenze clericali. E queste lotte con quale altra 219 BibliotecaGino Bianco

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