Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Discussioniscolastiche1 In un volume della Piccola Biblioteca di scienze moderne dei Fratelli Bocca, il prof. Giuseppe Fraccaroli dell'Università di Torino si occupa della Questione della scuola, toccando anche dei problemi riguardanti la scuola ' universitaria ed elementare, ma discutendo piu specialmente le questioni che agitano e perturbano l'istruzione secondaria. Il volume, oltre alla ristampa di una vivace difesa dell'insegnamento letterario e classico nelle scuole secondarie, che era stata già pubblicata nella Rassegna Nazionale del 1897, contiene un capitolo sulla necessità di sottrarre la vita scolastica alle inframmettenze perturbatrici e corruttrici dei politicanti, un altro sulle condizioni economiche dei professori, e una prefazione in cui è discussa la famosa deliberazione politica del Congresso di Roma. * Il Fraccaroli nega ai conservatori il diritto di dare addosso alla Federazione degl'insegnanti per il suo pronunciamento democratico. Perché si potesse - egli dice - aver cuore di punire gl'insegnanti per aver essi aderito a un partito politico, bisognerebbe prima provare che non già la politica, ma la scienza fu quella che presiedette fino ad ora costantemente alle cose e alle persone della pubblica istruzione; perché si potesse aver diritto di punire chi censura l'ente Governo nelle sue passate incarnazioni, bisognerebbe dimostrare che è una fandonia che il signor Nasi abbia imperversato per tre anni al ministero dell'Istruzione, senza che in tre anni nessuno abbia saputo o voluto accorgersi di ciò che quotidianamente perpetrava (pp. X-XI). Avranno fatto male a intromettere la politica nella scuola: hanno fatto male in tesi, anzi malissimo; ma se il ministero dell'Istruzione ha da essere un ministero politico, non vi può essere dubbio che la sola politica, cui può accedere un uomo di studi e di scienza, sarà sempre quella che mostrerà di rispettare e di onorare la scienza, perché dove è la scienza è la verità e la giustizia, e dove non è la scienza è la sciocchezza (p. XV). E, sorridendo del tripudio idiota, con cui i giornaloni dell'opinione clerico-moderata-massonica salutarono lo sfasciamento della Federazione degl'insegnanti, la quale viceversa dopo la crisi si è trovata piu viva di prima, ammonisce - sono parole scritte nel novembre del 1904 -: E cullatevi pure in queste speranze, e volgetevi a dormire sull'altro fianco. Iò, per altro, che sono fuori delle vostre passioni, e da molti anni osservo e noto serenamente l'evoluzione delle anime della gioventu, benché a galla vengano spesso dei ciarlatani, cui unico scopo è pescare nel torbido - e son forse quelli che conoscete voi - vi posso dire che vita vera del nuovo movimento sono altri, a voi forse ignoti e mo1 Pubblicato nella "Critica sociale" del 16 luglio 1905. [N.d.C.] 217 8ibli9teca Gino Bianco

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