Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Problemi di riforma scolastica della maggioranza possono variare; se la nostra esperienza fallirà, v01 prenderete nella organizzazione la prevalenza e noi, purché venga rispettata la nostra libertà individuale, come rispettiamo oggi la vostra, ci sottometteremo alla maggioranza. Con tutto questo abbiamo violata la libertà. Per non violare la libertà avremmo dovuto dire: Noi siamo tre quarti, voi siete un quarto; dunque ci sottomettiamo a ciò che desiderate voi. (Applausi.) Noi abbiamo violata la libertà? E come potevamo violarla? Abbiamo forse noi favori da promettere, trasferimenti da negare, minaccie da imporre? Oh, in altri tempi, e non molto lontani, e non da noi, fu violata la libertà, nei giorni del Congresso di Cremona, quando il Ministero della Pubblica Istruzione era divenuto un mercato, in cui si vendevano le grazie e si compravano le coscienze; allora a molti fu vietato di venire al Congresso, a parecchi che venire dovevano fu vietato di parlare, e il Congresso fu invaso dalla feccia della nostra classe, viaggiante con biglietti gratuiti e coi portafogli ben foderati di quattrini. Furono tentativi vani, e il Congresso riesd anch'esso una mirabile affermazione dei diritto della nostra classe. Ma la libertà fu allora violata davvero senza che nessuno sentisse allora la voce dell'on. Fradeletto elevarsi a protestare, perché fosse stata violata la libertà! ( Grande applauso.) Si dice: quale assurdo è mai il vostro di allearvi alle frazioni della democrazia, mentre esse si son divise e si dilaniano a vicenda? E non si vede che con questo si distrugge l'altra ridicola accusa di aver noi voluto asservire la Federazione a un determinato partito. - Fuori dei piccoli Circoletti settad, in cui pochi esaltati credono di dirigere le sorti del mondo, scuote le viscere del paese un palpito immenso di nuova vita democratica. I dissid1, che dividono i partiti ufficiali della democrazia, non sono che le schiume superficiali di un oceano che si solleva. Essi servono mirabilmente a corrodere quella inerte barriera di riguardi personali e di piccoli egoismi di Gruppo, che sembi:ava ostruire e fermare la corrente maestosa del rinnovamento nazionale. E questa corrente saprà trovare, nelle presenti elezioni generali, attraverso al disfacimento dei diversi Gruppi, la sua via. E noi siamo venuti con le nostre forze, quali che esse siano, ad ingrossarla. Noi sentiamo che l'impeto democratico del paese non può· essere sequestrato in modo speciale da nessuno dei Gruppi della democrazia. A· tutti i candidati politici di qualunque Grµppo, purché sinceramente democratici, noi arrechiamo il nostro aiuto, sicuri di fare cosi: senza esclusivismi settar1 il bene della scuola e il bene del paese. Gli insegnanti organizzati d'Italia si affacciano con questi intenti per la prima volta alla vita politica. Accoglieteli, o cittadini, come fratelli nella grande famiglia della democrazia. (Triplice salva di applausi: grida di viva Salveminil Viva la Federazione!) 216 BibliotecaGino Bianco

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