Problemi di riforma scolastica nimità - che la Federazione si sarebbe, sul terreno politico ed elettorale, alleata con quelle organizzazioni professionali e con quei partiti politici, che avessero dato piu sicuro affidamento di poter risolvere il problema della scuola. Non volemmo proclamare fin d'allora la nostra alleanza coi partiti· democratici, perché la crisi delle coscienze non era ancora, nella nostra classe, matura; perché quella tendenza democratica, che è in ciascuno di noi per le abitudini psicologiche della nostra professione, era ancora in parecchi piuttosto indistinta, e occorreva aspettar nuovi incidenti, nuove esperienze, perché in maniera definitiva si determinasse. Ma la stampa conservatrice comprese cos1 bene dove andavamo ineluttabilmente a finire, che subito si abbandonò a una nuova orgia di brutali assalti di diffamazioni. Il resultato del quale fu che i soci della Federazione da 4.000 salirono a 4.800, limite estremo di saturazione in una classe formata in tutto di appena 7.500 persone. L'ostilità conservatrice E passò un altr'anno. E m esso quante esperienze significative non si compiacque di accumulare la insipienza fenomenale dei partiti conservatori! Alla Camera, nel dicembre passato, si sentirono molti bei discorsi e non si concluse nulla. Al Senato, tutti quei rispettabili vegliardi, che sono - come tutti sanno - la quintessenza dei partiti conservatori, fecero a gara a precipitarsi contro di noi. E quando il recente senatore Nicola Vischi,7 convalidato dal Senato a pochissimi voti di maggioranza, volle rompere la ostilità generale contro di sé e conquistarsi il cuoricino ben fatto dei suoi colleghi, non dové far altro che investirci con un discorso sconclusionato, volgare per la sostanza, volgarissimo per la forma. E riportò vittoria. Non appena il Senato ebbe da discutere una legge riguardante le scuole secondarie, la legge per gli esami, chi nominò relatore? Nominò Nicola Vischi per dimostrare la propria ostilità contro di noi. E badate che, se vi era uomo che non dovesse essere nominato relatore di una legge sugli esami, questo era proprio il senatore Vischi, del quale tutti gl'insegnanti, e il Governo per il primo, conoscono i pasticci scandalosi in fatto d'esami. perpetrati nel liceo di Trani. (Applausi.) Poco dopo si tenne il Congresso monarchico di Torino. La sezione degl'insegnanti di Torino chiese d'intervenirvi per ottenere che il Congresso discutesse il problema della scuola. Fu messa pulitamente alla porta. E il Congresso dichiarò che il modo migliore per risolvere la questione scolastica è di aumentare le spese militari, perché l'esercito è la scuola della nazione. (Vivissima ilarità.) 7 Vincenzo Vischi (1828-1913). Deputato di Corato e Trani nella VIII legislatura. [N.d.C.] 210 BibliotecaGino Bianco
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