Problemi di rif orina scolastica Anche del problema sociale si è detto e si dice lo stesso; il bene degli umili tutti lo devono volere (ilarità), l'elevamento del proletariato tutti lo devono desiderare, quindi il problema operaio è problema sociologico, è problema tecnico, è problema morale, ma non è problema politico, né può · divenire monopolio di nessun partito politico. (Ilarità, ap,provazioni vivissime.) Nella realtà, invece, la soluzione del problema sociale alcuni la promuovono con la organizzazione economica e politica dei lavoratori; altri si contentano di star a guardare; altri la procurerebbero volentieri con le cannonate. Quale problema piu tecnico del problema ferroviario? Eppure, venticinque anni fa, quando gli azionisti delle ferrovie erano i soli che si facessero sentire, esso fu dai partiti conservatori risoluto in un modo; oggi, sotto la pressione dell'agitazione democratica, sarà risoluto in un altro. Ogni problema, che tocchi gli interessi collettivi, è sociologico, è tecnico, finché si discuta in astratto; diventa politico non appena giunga l'ora della attuazione pratica: perché qualunque riforma non può non violare certi pregiudiz1, ledere certi interessi, favorirne altri; e, intorno ai pubblici poteri chiamati a promuovere ed eseguire la riforma, si concentrerà la lotta politica degli interessi favorevoli e contrari. (Applausi.) Il problema scolastico è certamente sociologico, pedagogico, tecnico nella sua essenza; ma nessuna riforma scolastica (miglioramento delle condizioni degl'insegnanti, riattamento degli edifiz1 scolastici, sostituzione di un insegnamento a un altro, ecc. ecc.) può avvenire senza dar luogo a contraccolpi .finanziar1; e, quando siamo nel campo finanziario, siamo nel campo politico, perché sorge il problema se sia politicamente piu opportuno impegnare il bilancio dello Stato nel migliorare i serviz1 scolastici o nel migliorare - diciam pure cosi - i servizi militari. ( Generali approvazioni.) Bilanci grassi e bilanci magri Si dice, per dimostrare le grandi benemerenze dei partiti conservatori verso la scuola, che dal 1877 al 1903 il bilancio dell'Istruzione saH da 24 a 50 milioni, in media di un milione all'anno. Ma non si nota che questo aumento si è ottenuto in buona parte non a carico del bilancio generale dello Stato, ma con l'aumento delle tasse scolastiche; e che, mentre il bilancio dell'Istruzione si è raddoppiato, i bisogni della scuola sono cresciuti in proporzioni molto maggiori. E, mentre il bilancio dell'Istruzione cresceva di 26 milioni, i bilanci militari crescevano di 137 milioni, sottratti tutti alle rendite vive dello Stato. ( Calorosi applausi.) E mentre in Italia le spese dell'Istruzione si raddoppiavano, in Francia si quadruplicavano, salendo da 56 milioni nel 1877 a 216 milioni nel 1903. E la spinta alle grandi spese per l'istruzione si ebbe in Francia quando la democrazia, diretta dal genio di Gambetta, vinse la prima grande battaglia contro la reazione clericale e monarchica e senti il bisogno di ele198 BibliotecaGino Bianco
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