Problemi di riforma scolastica linee fondamentali con favore: è accusato da tutti di essere insufficiente, nessuno lo accuserebbe di poter riescire dannoso se l' on. Orlando, per la necessità di far quattrini, non ci avesse innestato quel disgraziato esame di maturità, suscitando una questione didattica e politica gravissima, sulla quale noi riteniamo debbano le organizzazioni professionali e i deputati concordi con queste essere intrattabili, anche a costo di far andare a picco tutta la legge. E a confermarci nella nostra opinione sulla opportunità di non disgiungere le due parti del progetto Orlando, concorre il vedere caldeggiata la necessità della divisione della legge da quelli stessi che per le scuole secondarie proclamano non doversi disgiungere la causa degl'insegnanti da quella della scuola: nel caso dei maestri elementari cercano di concedere all'istruzione popolare meno che sia possibile e, non potendo rifiutarsi a risolvere la questione dei maestri, divenuta oramai formidabile per tutti, s'ingegnano almeno di evitare i provvedimenti contro l'analfabetismo, staccando dalla locomotiva sbuffante dei maestri il carico della scuola; nel caso degli insegnanti secondar1, non hanno il coraggio di opporsi per paura di essere schiacciati e cercano di rendere immobile il treno caricandolo di zavorra didattica. Nell'un caso e nell'altro gl'insegnanti devono seguire il metodo perfettamente contrario. Contro l'avocazione della scuola elementare1 I motivi che, nell'interesse dell'Italia meridionale, mi rendono diflidentissimo, per non dire del tutto avverso alla avocazione della scuola elementare allo Stato, mi sembrano non essere stati colti nella loro integrità .organica dall'autore dell'articolo di fondo dell'Avanti! del 5 febbraio.2 Mi si 1 Pubblicato sull"' Avanti!," del 10 febbraio 1910, preceduto da questa nota redazionale: "Per essere giornale di partito, !"Avanti!' non è perciò meno un libero giornale di discussione. E tale volendo che sia, ci pare di rendere il piu degno omaggio allo spirito del Partito che verrebbe meno a se stesso e offrirebbe indizio di decadenza quando, su qualsivoglia argomento, mostrasse di preferire la comodità delle formole fisse al fluttuare e all'urtarsi delle idee. Con grande compiacimento pertanto noi pubblichiamo, pur dissentendo in parte da quel che qua e là afferma o nega, questo magnifico scritto del nostro Salvemini, aprendo cosi la discussione sovra uno dei temi piu gravi e urgenti della politica italiana." [N.d.C.] 2 I problemi della scuola. L'avocazione allo Stato della scuold primaria, nell'" Avanti!" del 5 febbraio 1910, un editoriale non firmato. Nota di commento a tre scritti apparsi nella "Nuova Antologia": il primo dell'on. Ciuffelli, sottosegretario alla Minerva, il secondo dello stesso Salvemini, il terzo di Aurelio Stoppoloni. Salvemini si diceva contrario all'avocazione. Egli non aveva alcuna fiducia nello Stato, che riteneva inetto a una politica della scuola nel Mezzogiorno d'Italia, dove pure sarebbe 186 BibliotecaGino Bianco
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