Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La scuola elementare ampia libertà d'azione per la sollecita conquista di una ulteriore legge soddisfacente e definitiva. * Un'ultima questione, che il progetto dell'on. Orlando suscita, è se sia opportuno trattare con la stessa legge la riforma delle scuole elementari e l'aumento degli stipendi ai maestri. Per analogia con quanto deliberarono unanimi gli insegnanti secondar1 al Congresso di Cremona, anche per il progetto Orlando si ripete da molti che sarebbe bene disgiungere i provvedimenti per l'analfabetismo da quelli per i maestri, spingendo questi innanzi a quelli. Ma l'analogia non regge. Gl'insegnanti secondari insistono con tutte le loro forze affinché la questione del loro assetto economico e giuridico non sia complicata con quella della riforma didattica, non perché non ritengano urgente anche questa, ma perché sono convinti che ad essa si oppongano difficoltà oggi insormontabili, essendo ancora insolute molte questioni preliminari, senza aver superate le quali sarebbe vana ogni riforma delle scuole secondarie, mancando fra gli studiosi ogni accordo sulle stesse linee fondamentali della riforma, essendo necessario seguire il metodo degli esperimenti parziali in una impresa cosi disputabile e cosi grave per l'avvenire del paese: complicando, dunque, in un unico disegno di legge la questione giuridica, la questione economica e la questione didattica, si finirebbe col lasciare ancora per un pezzo insolute con l'ultima le due prime. Per le scuole elementari il caso è diverso: la necessità di moltiplicare le scuole, di ridurrF: l'orario delle lezioni, di crear scuole per gli adulti analfabeti, di rendere piu rispettato l'obbligo scolastico, non può essere messa in dubbio da nes.- suno; e i mezzi per risolvere ognuno di questi problemi sono di una semplicità intuitiva e si riducono tutti ad un mezzo semplicissimo: aver quattrini e spenderli dove ce n'è bisogno. Né per le scuole elementari si presenta con la stessa complessità e difficoltà il problema delle nuove materie da introdurre nei programmi e delle vecchie da sopprimere; le materie delle scuole elementari non possono essere che queste: leggere, scrivere, far di conto; e non vi ha luogo a discutere d'insegnamento scientifico o letterario, di scuola classica o moderna, di scuola unica o plurima. La prova evidente di quanto affermiamo si può ricavare dalla diversa accoglienza fatta un anno fa alle prime notizie di una riforma della scuola secondaria escogitata dall'on. Nasi,22 e oggi al progetto per le scuole elementari dell'on. Orlando: quelle suscitarono mille discussioni e opposizioni, e le avrebbero suscitate lo stesso anche se la riforma dell'onorevole Nasi fosse stata meno infarcita di colossali corbellerie; questo è stato accolto nelle sue 22 Nella seduta della Camera dei deputati del 30 gennaio 1904 venne data lettura di alcune proposte di legge del deputato Nasi. Una riguardava gli aumenti degli stipendi ai maestri elementari, un'altra prevedeva un Liceo femminile, una terza prevedeva un Liceo inferiore con latino e senza latino, con tasse diverse per le diverse sezioni. Il Salvemini si riferisce evidentemente alla seconda e alla terza proposta. [N.d.C.l 185 BibliotecaGino Bianco

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